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E’ nato “Giornalismo e democrazia”

Giornalismo e democrazia Sarà un osservatorio indipendente per lo studio dell’attività giornalistica.
L’atto costitutivo, firmato nei giorni scorsi a Bologna, contiene il programma dell’associazione: analizzare le modalità, le difficoltà, i difetti del nostro giornalismo; affermare la concezione che questo lavoro deve essere svolto nell’esclusivo interesse del cittadino; coniugare la libertà di stampa, garantita dalla carta costituzionale, con la protezione dei diritti individuali.
“Troppi sono i condizionamenti che caratterizzano il cosiddetto mercato dell’informazione – è detto nel documento – e l’attività giornalistica è incardinata in un sistema mediatico che lega controllori e controllati”. Il giornalista deve invece riconquistare credibilità, sforzandosi anzitutto di “essere e di apparire al di sopra delle parti”. Ci sono valori irrinunciabili: ricerca della verità, indipendenza rispetto alla politica, separatezza nei confronti degli interessi industriali e commerciali, notizie sempre ben distinte dai messaggi commerciali.

Fra i primi che hanno aderito, i giornalisti Michelangelo Bellinetti, Luciano Borghesan, Fernando Cancedda, Mimmo Candito, Michele Concina, Francesco De Vito, Alberto Ferrigolo, Raffaele Fiengo, Giovanni Mantovani, Valerio Pellizzari, Vittorio Roidi, Claudio Santini.

In attesa dell’assemblea statutaria, che si terrà entro il mese di ottobre, è stato chiamato a guidare l’associazione un direttivo provvisorio formato da Mimmo Candito, Raffaele Fiengo e Vittorio Roidi.