Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Fine della stampa? Diciamo di no!

I quattro poster Whatype, un blog, lancia una campagna internazionale in difesa della carta stampata, per convincere il mondo che essa alla fine non morirà

———-

Mentre in vari luoghi e momenti si insiste sulla fine della carta stampata, c’ è un posto in cui non si vuole assolutamente credere a questa eventualità. E’ Whatype, un blog che ha deciso anzi di lanciare un movimento per diffondere la convinzione che la carta stampata, alla fine, non morirà.

Certo – dicono – ‘’la crisi non sta certo aiutando i giornali’, ma il problema è che è l’ industria dei giornali in sé ad essere vecchia e ‘’quello che tiene i lettori lontano dai giornali è proprio il fatto che questa industria non riesce a cambiare ‘’.

Ma, con ogni giornale che viene chiuso, con ogni giornalista che viene licenziato, un pezzetto di libertà di espressione, un pezzetto di democrazia viene meno. Non c’ è modo di sostituire il ruolo del buon giornalismo (il citizen journalism è una buona cosa ma non può certo sostituirlo).

Per cercare di bloccare questa deriva, Whatype ha lanciato una campagna, chiedendo, per cominciare, di utilizzare a livello di massa, dovunque sia possibile, una serie di quattro poster in formato A4. Quattro manifesti che – spiega Pedro Monteiro, art editor e animatore del blog  – ‘’chiunque può stampare e affiggere dove vuole. In ciascun manifesto abbiamo inserito un messaggio per tutti gli addetti dell’ industria dei giornali’’.

Whatype chiede di distribuire questi manifesti ovunque sia possibile e utile – redazioni, edicole, centri stampa, ecc. -.

Spiegando: ‘’sostenendo il tuo giornale, ti batti per la difesa della tua stessa voce. Dicendo quello che vuoi e ti aspetti da un giornale… ti batterai per un mondo migliore’’.

I manifesti possono essere scaricati  qui, qui, qui e qui.