Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

La struttura dei costi paralizza l’ industria dei quotidiani

costi Un Rapporto del Moody’s Investors Service sui giornali Usa – Solo il 14% dei costi va alla produzione dei contenuti, mentre il 70% viene assorbito da stampa, distribuzione e struttura aziendale

———-

La natura della struttura dei costi dell’ industria dei giornali sta provocando le attuali sofferenze del settore,  che richiede invece una profonda trasformazione per ridurre i costi fissi e spostare all’ esterno la stampa. Sono i risultati di una analisi di Moody’s Investors Service, citata da Sfnblog.

La struttura dei costi attuale – spiega Sfnblog – vede mediamente il 14% dedicato alla creazione dei contenuti, il 16% alla vendita della pubblicità, mentre tutto il restante 70%  va a stampa, distribuzione e mantenimento della struttura aziendale. Moody’s vede in questo squilibrio la causa della mancanza di flessibilità del settore.    

"Questa situazione è una eredità dell’ integrazione verticale fra il momento della creazione dei contenuti e la produzione e distribuzione dei giornali’’, ha spiegato John Puchalla, vicepresidente di Moody’s  e senior newspaper analyst, secondo un articolo del CoStar Group.

Tra l’ altro, mentre i ricavi pubblicitari continuano a calare, la crescita dei costi di stampa sta creando dei grossi problemi di liquidità per i giornali.

‘’I giornali devono invece rovesciare questa strategia di integrazione verticale sostituendola con una collaborazione industriale incrociata e attraverso un outsourcing dei processi di produzione e di distribuzione dei giornali’’, ha proseguito Puchalla. "Anche se i giornali possono perdere qualcosa in termini di controllo sui tempi e i processi di stampa, avrebbero a disposizione grosse risorse da investire in contenuti e tecnologie’’.

Puchalla ha aggiunto di ritenere imminenti nuove chiusure e ricapitalizzazioni se i quotidiani non riusciranno a monetizzare meglio i contenuti digitali e a tagliare i costi strutturali per competere con la crescente concorrenza nell’ industria delle notizie.