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Link e segnalazioni (18-24/01/10)

Online quattro anziani Usa su dieci

Solo il 38% degli americani con 65 anni e più sono in rete, quasi la metà della percentuale (74%) dell’ intera popolazione. La fascia d’ età fra I 50 e I 64 anni è attestata sul 70%.
http://pewinternet.org/Commentary/2010/January/38-of-adults-age-65-go-online.aspx


L’ ingegnere dei media, mezzo giornalista e mezzo informatico

Sta per avverarsi la previsione di Tom Foremski, un noto osservatore della Silicon Valley, che da tempo sottolineava l’ importanza di una figura del genere nell’ industria editoriale
http://www.cmswire.com/cms/web-publishing/the-rise-of-the-media-engineer-part-journalist-part-techie-006437.php

Germania: crescono i lettori online

Il 55% della popolazione adulta nel 2009 si e’ rivolto alla Rete per tenersi aggiornato sui temi di politica del Paese, contro il 49% del 2008. Nello stesso tempo, il 47% dei tedeschi ha utilizzato Internet per le notizie sull’economia, rispetto al 40% dell’anno precedente. Il rapporto ‘Allensbacher Computer und Technik-Analyse 2009’.
http://www.clandestinoweb.com/sondaggi-da-tutto-il-mondo/15618-germania-editoria-perde-terreno-la-carta-stampata-e-cresce-la-lettura-on.html

La nuova sfida dei pirati svedesi: navigare senza essere tracciati

Esce dalla fase di test Ipredator, il servizio lanciato dai creatori di The Pirate Bay per garantire l’anonimato
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_gennaio_21/ipredator-nuova-sfida-pirate-bay_7d56699e-068d-11df-a8ce-00144f02aabe.shtml

Cosa libera il web

(Giuseppe Granieri). «Se qualcuno me lo avesse detto anche solo cinque anni fa, non gli avrei creduto», scrive Nick Bilton sul New York Times. «Non avrei mai creduto di potermi trovare a filtrare, collezionare e condividere notizie per migliaia di perfetti sconosciuti. E gratis. E avrei risposto quantomeno con uno sguardo perplesso. Ma oggi non sono più capace di immaginare un mondo in cui io non faccia queste cose». «Siamo tutti aggregatori umani, ormai».
http://www.bookcafe.net/blog/blog.cfm/

Pubblicità: Annus horribilis

Dai dati relativi agli investimenti pubblicitari a novembre 2009 è possibile tracciare un primo bilancio dell’anno scorso. Parlare di annus horribilis non è una esagerazione. Sono stati “bruciati” circa1.303 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
http://giornalaio.wordpress.com/2010/01/22/annus-horribilis/

Gran Bretagna:’’I dati del governo sono pubblici. Prendeteli’’

Sir Tim Berners-Lee l’aveva detto e ha convinto Gordon Brown, prime minister inglese: bisogna aprire l’accesso ai dati, soprattutto quelli della Pubblica Amministrazione. In una intervista alla BBC ora afferma: “I dati pubblici sono qualcosa su cui abbiamo già speso del denaro… lasciarli sulla scrivania di qualche ufficio è uno spreco”. L’hanno fatto, su Data.gov.uk
http://www.infoservi.it/gran-bretagna-i-dati-del-governo-sono-pubblici-prendeteli/3811


Gran parte dei giornalisti online usano i social media nel loro lavoro di indagine

Lo dimostra uno studio compiuto su 371 giornalisti di quotidiani, riviste e siti web.
http://www.poynter.org/column.asp?id=31&aid=176420


Nasce un gigante dell’editoria svizzera, tagliati 20 posti di lavoro

Il primo gruppo editoriale romando Edipresse e il gruppo con sede a Zurigo Tamedia hanno deciso di riunire le loro attività. L’ unificazione, a breve termine, dovrebbe comportare la soppressione di una ventina di posti di lavoro.
http://www.swissinfo.ch/ita/economia/Nasce_un_gigante_delleditoria_svizzera.html?cid=430960

126 milioni di blog

Luca De Biase presenta una collezione di numeri sull’uso dell’internet nel mondo. Le persone connesse sono 1,73 miliardi.
http://blog.debiase.com/2010/01/126-milioni-di-blog.html

Il nuovo lettore digitale della Apple può aiutare il giornalismo?

Come sarà veramente ancora nessuno può dirlo. Però, trattandosi della Apple, possiamo rischiare qualche previsione basata sulle innovazioni introdotte dalla casa dal 2001 ad oggi.
http://mediablog.corriere.it/2010/01/il_nuovo_lettore_digitale_dell.html/