Amedeo Vergani morto all’ improvviso
Amedeo Vergani, uno dei fondatori e degli animatori di Lsdi, è morto improvvisamente nella sua casa di Merone di Como. Aveva 65 anni.
Giornalista professionista, dopo essere stato cronista e redattore di quotidiani, dalla fine degli anni ’70 si era dedicato alla realizzazione di fotoreportage come inviato di riviste italiane e straniere (qui il suo sito web). Da diversi anni era impegnato in organismi della Fnsi come rappresentante dei giornalisti dell’informazione visiva e a Milano aveva fondato il Gruppo sindacale dei giornalisti dell’ informazione visiva, che faceva capo all’ Associazione lombarda dei giornalisti e con cui aveva ingaggiato ripetute battaglie per la difesa degli interessi del giornalismo dell’ immagine e, più in generale, per difendere il valore di una qualità alta di tutto il giornalismo.
Di questo avevamo cominciato a parlare da tempo, con Amedeo Vergani, Â impegnandoci – insieme ad altri colleghi – per realizzare in seno alla Fnsi un Centro di analisi e documentazione sui problemi dell’ informazione del giornalismo (come tra l’ altro previsto dallo statuto della Fnsi).Â
Decidemmo per questo di dare vita a Lsdi, facendolo nascere come un organismo spontaneo ed autonomo, anche se fortemente collegato col sindacato, e Amedeo Vergani è stato in questi anni uno degli animatori più vivaci ed entusiasti. E non solo sui problemi specifici del fotogiornalismo. Â
Lo salutiamo con le parole di un suo amico e collega, Marco Capovilla, di Fotografia&Informazione.Â
A tutti noi mancherà un caro amico e bravo e scrupoloso collega. Alle battaglie sindacali del vacillante fogiornalismo italiano viene invece a mancare una autentica colonna portante, praticamente l’ unica accreditata nelle istituzioni giornalistiche e sindacali.
Non è un bel momento, da tutti i punti di vista.
Amedeo Vergani lascia la moglie, tre figli e la madre. I funerali si svolgeranno alle ore 15 di martedì 4 nella Chiesa parrocchiale di Merone di Como. Il corteo funebre muoverà dall’ abitazione di Amedeo, in via Emiliani 6, a Merone.
La foto è stata fornita dalla famiglia.