Technorati e i blog fonti della CNN, verso una integrazione fra blog e mass-media?
La CNN ha annunciato che userà  Technorati come “real-time analysis of the political blogosphere” alla Democratic National Convention della settimana prossima.
Technorati, per chi non lo sapesse, è il sito che fa da “authority management” (dove “authority” è da tradurre con “autorevolezza”) per misurare l’influenza dei vari blogger e, da domenica prossima, lancerà  il servizio di copertura delle “views” politiche dei blogger (http:// politics.technorati.com ). Lo riporta nel suo blog Giuseppe Granieri (http://www.bookcafe.net/blog/blog.cfm?id=214). Non si tratterebbe solo del “primo passo verso l’integrazione dei blog con i mass media”. ”Io – dice Granieri – aggiungerei che il cambiamento è più radicale: fino ad oggi la nostra cultura informativa si reggeva sulla considerazione che la libertà di pensiero fosse un diritto individuale, mentre il diritto di cronaca e di critica avessero una dimensione sociale. Oggi, grazie alla Rete, il confine tra la libertà di pensiero e il diritto di cronaca è completamente sfumato. E scelte come quelle della CNN non fanno altro che prenderne atto”.
(la press release della CNN http://www.turnerinfo.com/newsitem.aspx?P=CNN&CID01=21f56e84-d86c-47d4-abb3-b1d486233b97)
Ma c’ è chi smorza un po’ l’ entusiasmo, anche se, dice, qualche spiraglio c’ è – per esempio se la scrittura sarà ”talmente smagliante da bucare la corazza dell’ abitudine”.
Why all the fuss? si chiede Adam L. Penenberg che – scrive Paolo Ferrandi nel suo blog (http://homepage.mac.com/paferro/iblog/paferrobyday/index.html) – distrugge un po’ di miti nati sull’onda dell’entusiasmo per l’invito a seguire i lavori della convention democratica esteso ad alcuni blogger. Ma alla fine riconosce che c’è un’opportunità vera: che la scrittura sia talmente smagliante da bucare la corazza dell’abitudine.
1 . What’s most telling is that of the 15,000 members of the media expected to cram the Fleet Center — assuming they will clear security in time — 35 of them will be bloggers, a statistically insignificant 0.2 percent. There are a higher percentage of gays voting for Bush than that.
2 . The truth about blogs and bloggers is that they are parasitic to the mainstream media they love to hate. Without newspapers, websites, TV and radio to provide them with material to rip apart, many (if not most) blogs would simply not exist. Their motto could easily be: They report, I decide. In essence, bloggers are alphanumeric versions of those pedantic pundits populating cable news and talk radio. You know whom I mean.
3 . These are excellent suggestions, perhaps visionary, but mainstream media outlets will be loath to adopt them. Imagination is in short supply at the CNNs and Fox Newses of the world. Which leaves me with the nagging thought that maybe, just maybe, some blogger out there could make a name for him or herself by covering the convention. The last time this happened was in 1992, when The New York Times set loose on the conventions reporter Maureen Dowd and cantankerous theater critic Frank Rich, who up to that point was known for single-handedly shutting down plays with his toxic reviews.
Quindi affilate i vostri pennini.
Wired