USA 2 -Un nuovovo ecosistema giornalistico / USA 3 – Fotogiornalismo sul web, il meglio del 2005
Nel suo blog Qui il blog della prima, qui quello degli editori).
Eccone due:
1. “Il valore più importante dei giornali sta nella nostra credibilità “. Tra i suggerimenti per riconquistarla “(…) usare il web per fornire ai lettori i documenti utilizzati per gli articoli, come pure la trascrizione integrale delle interviste”.
Arthur O. Sulzberger, presidente New York Times Company, Usa.
2. “I mezzi di informazione tradizionali, come i giornali che rappresentiamo, si trovano di fronte a una sfida fondamentale: il nostro futuro dipende dalla nostra capacità di usare internet”.
Shin-ichi Hakoshima, presidente e amministratore delegato, The Asahi Shimbun, Japan.
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USA 2 –
Un nuovo ecosistema giornalistico
In questo stesso post Russo torna sulla questione del citizen journalism (come lo traduciamo? – giornalismo dal basso, … di movimento…, civico…?) riportando alcune osservazioni di Dan Gillmor.
“I citizen journalists non sono nemici dei giornalisti professionali (…) sono parte di un ecosistema emergente”. A spingerli “è il desiderio del tutto umano di raccontarci le nostre storie, di aiutarci l’un l’altro a navigare attraverso questo mondo complesso e spesso folle”. E’ un fenomeno che ha poco a che fare con la tecnologia è “una tendenza che riguarda le persone, non i gadget”.
(Dan Gillmor, Bayosphere. Qui la sua relazione integrale)
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USA 3 – Fotogiornalismo su web, il meglio del 2005
Il concorso annuale della National Professional Photographers Association (NPPA), dedicato al “Il meglio del fotogiornalismo” – racconta Mario Tedeschini Lalli sul suo blog Giornalismo dÂ’ altri – è sempre più orientato verso il web, dove i cronisti con le immagine trovano spazi fino a pochi anni fa insperati e impensati.
Particolarmente interessanti in vincitori nelle varie categorie per l’online — e particolarmente interessante la suddivisione delle categorie in sottocategorie, con premi per siti “affiliati” a grandi testate, a piccole testate o indipendenti. Vale la pena di guardarseli con attenzione questi “pacchetti” di foto, foto+audio, foto+audio+video, perché indicano una delle più interessanti nuove direzioni dove il giornalismo professionale potrebbe dire la proficuamente la sua.
Per chi voglia poi capire come si è orientata la giuria – precisa Tedeschini Lalli – c’è anche un intero “pacchetto” in audiogallerie che riprende in audio le discussioni dei giurati, accompagnandole con le immagini dei siti citati. Un esempio preclaro di uso multimediale.