Collaborazione, confronto, contenuto, sperimentazione. Queste le parole-chiave con cui Valerio Lo Monaco presenta un fresco esperimento di citizen journalism made in Italy. PigiamaMedia è anzi una delle rare (la prima?) situazione giornalistica che punta dritta all’integrazione tra media tradizionali e nuovi media, con (udite! udite!) compensazione dei pezzi pubblicati più votati. Il tutto “senza la voglia di competere con un mezzo di comunicazione tradizionale ma con la certezza di poter arricchire il panorama informativo non con una replica di quanto già esistente, quanto con una estensione ulteriore e diversa. E necessaria.” Ne consegue un miscuglio appetibile anziché no: notizie, cioè alcuni lanci dell’agenzia Agi, partner del progetto; editoriali sugli argomenti del giorno, curati su invito da un pugno di “blogger opinionisti”; testi su qualsiasi argomento e senza filtro degli utenti registrati, con inclusione automatica nella votazione per la selezione settimanale dei più votati e relativo compenso. Per ora la cifra è simbolica (20 euro), anche perché il sistema è in fase beta, ma presto—assicurano i curatori del sito—si alzerà il tiro e le retribuzioni…