FRANCIA: I GIORNALISTI VOGLIONO IL DIRITTO DI VETO SULLA NOMINA DEI DIRETTORI


Si allargano le adesioni al Forum delle Società di giornalisti – Rappresentati oltre 3.000 giornalisti di 23 testate – Il leader del Ps François Hollande annuncia la presentazione di una proposta di legge sullÂ’ obbligatorietà delle SDJ
I giornalisti francesi hanno lanciato una campagna per conquistare il diritto a sedere nei consigli di amministrazione delle società editrici e la possibilità di esercitare il diritto di veto sulla nomina dei direttori giornalistici. E’ nato con questo obbiettivo il Forum delle Società di giornalisti, organismi paralleli a quelli sindacali, a cui hanno già aderito le redazioni di 23 organi di informazione, per complessivi 3.000 giornalisti, col compito di coordinare la campagna.

Si tratta dei principali organi d’ informazione del paese. Alle 13 testate che avevano dato vita nelle settembre scorso al Forum – i quotidiani Le Figaro, Libération, Le Monde, La Tribune, LÂ’ Equipe; i settimanali LÂ’ Express, LÂ’ Expansion, Le Journal du Dimanche, Le Nouvel Observateur, Le Point, Marianne, Télérama e il mensile Sciences et Avenir – si sono aggiunte nei giorni scorsi altre 10 testate: Radio France internationale (RFI), lÂ’Humanité, le Midi libre, Télé 7 jours, Paris Match, lÂ’Etudiant, lÂ’Alsace, Le Monde interactif, Radio France e La Libre Belgique.

Le Sociétés de journalistes* si sono costituite un po’ a immagine di quella di Le Monde, creata nel 1951 quando, in occasione di una grave crisi nella direzione del giornale, i redattori ottennero il diritto di entrare nel capitale sociale dell’azienda formando una loro società, che ora possiede il 33% circa delle azioni, e conquistando così il diritto di veto su tutte le grandi decisioni editoriali, come la nomina del direttore. Le altre società di giornalisti non dispongono di un tale potere non avendo quote rilevanti delle rispettive società editrici, ma agiscono come un organismo con personalità morale, distinto da quelli sindacali, e cercano di avere voce in capitolo rispetto al contenuto e alle scelte editoriali delle rispettive aziende.

I responsabili del Forum hanno incontrato in questi giorni i dirigenti dei partiti francesi per sottoporre al mondo politico una proposta di legge che punti a rendere obbligatorie le Società di giornalisti, consentendo loro di sedere nei consigli di amministrazione in maniera da poter disporre di un diritto di veto sulla nomina del direttore giornalistico.

Il numero uno del Partito socialista, François Hollande (Ps), ha ripreso questo progetto, annunciando in questi giorni la presentazione di una proposta di legge che preveda la ‘’generalizzazione delle ‘società di redattori’’’ a tutti gli organi di stampa, scritti o audiovisivi e dia loro il diritto di ‘’essere rappresentati negli organi decisionali delle aziende’’.

Questo il documento di base del Forum.

Il Forum ha l’ obbiettivo di consentire la riflessione e la concertazione delle Società di giornalisti o di redattori legalmente costituite per difendere l’ indipendenza delle redazioni, il pluralismo della stampa d’ informazione, il rispetto delle regole deontologiche e di prendere quindi tutte le iniziative che rientrano in questo campo.

La creazione del Forum cade in un periodo in cui la stampa di opinione e d’ informazione va male: erosione lenta ma continua dei lettori, diminuzione continua e netta delle entrate pubblicitarie, sviluppo di Internet e della free press, continue difficoltà di diffusione che accrescono il processo di concentrazione capitalistica nel settore.

Il futuro della stampa poggia sulla sua credibilità e la sua capacità di preservare e rafforzare la sua autonomia da tutti i poteri. E’ la prima esigenza di un pubblico di lettori adulto. All’ interno dei giornali sono le Società di giornalisti – là dove ci sono – che svolgono questa missione e garantiscono la diffusione di una informazione indipendente. Da qui la necessità di organizzare e di federare i loro sforzi.

Mentre si moltiplicano le commissioni di analisi e i rapporti degli esperti, è preoccupante constatare che la voce delle redazioni è assente in un dibattito confiscato dai responsabili politici e dai proprietari delle case editrici. Questo squilibrio esige una reazione rapida ed appropriata da parte dei giornalisti in modo che i lettori possano disporre di una informazione pluralista essenziale al buon funzionamento delle nostre società democratiche. L’ impresa giornalistica non è un’ impresa come le altre. Il consiglio costituzionale stesso ha riconosciuto al pluralismo della stampa d’ informazione politica e generale il rango di obbiettivo di valore costituzionale.

In questo contesto il Forum permanente delle Società di giornalisti intende concentrare la sua azione su due terreni in particolare:

– ai poteri pubblici francesi noi chiediamo la creazione di un quadro giuridico che garantisca alle Società di giornalisti la presenza di rappresentanti eletti dalle redazioni allÂ’ interno delle istanze di decisione e di controllo (Consigli di amministrazione e di sorveglianza)

– le Società di giornalisti devono poter disporre di un diritto di veto sulla scelta dei loro direttori.

– Le Sdj devono anche potersi appoggiare sulle Carte deontologiche che siano state liberamente adottate e a cui gli azionisti sono invitati ad aderire pienamente. Le Società di giornalisti sono i garanti naturali di quelle disposizioni che in futuro garantiranno sia lÂ’ indipendenza che la credibilità delle nostre testate, rafforzando anche la loro vitalità economica. La prima missione del Forum sarà quella di redigere una Carta deontologica che ogni SDJ potrà far adottare.

Ai responsabili europei chiediamo che vengano adottate delle misure tali da preservare, a livello di Unione, una eccezione europea e di difendere un mercato fortemente concorrenziale, sottomesso alle pressioni di una società fortemente mondializzata. Alla luce della risoluzione adottata il 22 aprile 2004 dal Parlamento europeo, chiediamo anche alla Commissione di presentare, nel rispetto delle sue competenze, una proposta di direttiva sulla salvaguardia del pluralismo dei media in Europa.

La direzione del Forum è composta da: François Malye (Le Point), Presidente, Armelle Héliot (Le Figaro), Segretario generale, François Bazin (Le Nouvel Observateur), tesoriere, Marie Béatrice Baudet (Le Monde), Vittorio de Filippis (Libération).

Contatti:

Forum des Société de journalistes

10/12 Place de la Bourse, Paris 75002

Mail: [email protected]

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* Un censimento delle società dei redattori esistenti in Francia è sul sito dell’ Association des journalistes ecomiques ed financiers ( (qui).

**Per altre informazioni http://www.info-impartiale.net/ .