Un sodaggio di GlobeScan per conto di Bbc, Reuters e Media Center in dieci paesi.
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(da Mediapost: http://publications.mediapost.com/index.cfm?fuseaction=Articles.showArticle&art_aid=42981 )
I cittadini credono ai media più che ai loro governi: la conferma viene da un nuovo sondaggio condotto da Bbc, Reuters e il Media Center in dieci paesi (qui: http://www.globescan.com/news_archives/bbcreut.html ).
La rilevazione è stata fatta da GlobeScan sentendo 10.230 persone in UK, Usa, Brasile, Egitto, Germania, India, Indonesia, Nigeria, Russia e Corea del sud neiu mesi di marzo e aprile.
Secondo il sondaggio i media sono ritenuti credibili da una percentuale del 61% degli interpellati contro il 52% che dà più fiducia ai governi. Negli Stati uniti il governo supera i media in credibilità (67% contro 59%) e in Gran Bretagna il risultato è 51 contro il 47%.
La fiducia nei media registra la percentuale massima in Nigeria ( 88 contro il 34% che va al governo) seguita da Indonesia (86-71), India (82-66) e Russia (58-54).
La Tv pubblica è la fonte di informazione più credibile di tutti i media (indicata dall’ 82% contro il 16% che non la ritiene affidabile), seguita dai giornali nazionali/regionali (75-19), quelli locali (69-23), le radio pubbliche (67-18) e le tv satellitari internazionali (56-19). E ora una vera sorpresa: il sondaggio ha accertato che i blog sono l’ ultima delle fonti quanto a credibilità (25-23).
La Tv risulta anche come la più ‘’importante’’ fonte di informazione (56%), seguita dai giornali (21), Internet (9) e radio (9%).
Mentre il 72% degli interpellati si definiscono fortemente interessate alle informazioni, almeno 3 persone su 10 hanno abbandonato nell’ anno precedente una fonte di notizie a causa della scarsa fiducia nei suoi contenuti. In particolare i giovani maschi urbani fra i 18 e i 24 anni hanno soprattutto smesso di seguire un organo d’ informazione a causa della mancanza di creidibilità.
I più giovani sono quelli che in generale scelgono meno la tv o i giornali come fonti di informazione e preferiscono di gran lunha collegarsiu a Internet. Le donne scelgono più degli uomini la tv come importante fonte di notizie, mentre i maschi preferiscono rispetto alle donne i giornali o internet.
Le altre indicazioni sono le seguenti:
- Due persone su tre credono che le notizie riportate siano accurate (65%), ma più della metà (57%) sono convinte che il governo interferisca troppo nell’ attività dei media, e solo il 42% ritengono che i giornalisti possano scrivere liberamente. Gli interpellati infine si dividono sul fatto se i media riescano a coprire tutti gli aspetti di una vicenda, con il 41% che non sono d’ accordo.
- I nigeriani credono massicciamente che il governo interferisca troppo sui media (75%), seguiti da sudcoreani (71), brasiliani (64), indonesiani (59), inglesi (58), indiani (56 percent) e cittadini Usa (52).
- Tre persone su 4 (77 %) preferscono esaminare più fonti di informazione piuttosto nche affidarsi ad una sola di esse, specialmente gli utenti di internet.
- Più maschi (76%) che donne (69) dicono che cercano d’ informarsi in maniera approfondia ogni giorno
Il sondaggio ha poi rilevato che gli americani non sono convinti che i media riportino tutti gli aspetti di una vicenda e in questa convinzione superano notevolmente i cittadini degli altri paesi. Essi nfatti sono i più critici sulla capacità dei media dfi coprire i vari aspetti di un fatto: il 69% infatti non sono convinti che ciò avvenga. Essi non sono d’ accordo in maniera significativa (46%) col fatto che i media riportino le notizie in maniera accurata mentre tendono molto di più alla convinzione (68%) che i media pubblichino troppe ‘’cattive notizie’’.