– Iraq: si appesantisce il bilancio dei giornalisti morti
– Colombia: cresce il numero di aggressioni contro la libertà di stampa
– Amarc: conferenza internazionale delle radio comunitarie
– Nepal: un rapporto della Fnj
– Cpj: una finestra sulla censura in Arabia saudita
– Rapporto Ifj sull’ Asia del sud
1 – IRAQ: SI APPESANTISCE IL BILANCIO DEI GIORNALISTI MORTI
La situazione della sicurezza in Iraq non mostra alcun segno di miglioramento e i giornalisti che cercano di fare il loro mestiere continuano a pagarne il prezzo.
Nel corso delle ultime settimane sei di essi sono stati uccisi, secondo la IFJ (Federazione internazionale dei giornalisti), il Cpj e Rsf.
L’ 8 maggio sono stati scoperti nel distretto di al-Windha, a sud di Baghdad, I cadaveri di Laith al-Dulaimi, reporter della tv irachena Al-Nahrain, e di Muazaz Ahmed Baroud, operatore della stessa testata.
I due erano stati sequestrati nella zona del ponte di Diyala da alcuni uomini travestiti da poliziotti mentre in auto si stavano dirigendo verso a città di Mada’in.
Al-Dulaimi aveva cominciato a lavorare per Al-Nahrain quattro mesi fa. Barood lavorava per la tv da oltre un anno e mezzo.
Secndo il CPJ, la motivazione del loro omicidio non è chiara. L’ amministratore di Al-Nahrain ha dichiarato al Cpj che né l’ emittente né le due vittime avevano ricevuto minacce.
La IFJ ha rilevato che il 5 magio la polizia irachena aveva scoperto sul bordo di una strada di Baghdad il corpo di Saad Shammari, un giornalista che lavorava per conto della tv Al-Iraqiyah e che era stato strangolato. Quelo stesso giornoe era stato assassinato anche Saoud M’Zahim Al-Hedaithi, di Bagdadiyah TV.
Sempre secondo la IFJ, nella città meridionale di Bassora alcuni individui armati avevano abbattuto il 7 maggio il fotografo Abed Shaker al-Delaimi, un membro attivo del Sindacato dei giornalisti irakeni, che lavorava per i giornali « al Jumhureyya » e « al-Qadeseyya » e collaborava come free lance con la Reuters.
RSF aveva segnalato l’ assassinio di Koussai Kahdban, ammazzato il 24 aprile a Bagdad. Kahdban, iracheno, lavorava per la stazione radio locale Al-Bilad.
Secondo la IFJ, 120 giornalisti e tecnici sono stati uccisi in Iraq dall’ inizio della Guerra.
Vedi:
– RSF : http://www.rsf.org/article.php3?id_article=17627
– CPJ : http://www.cpj.org/news/2006/mideast/iraq08may06na.html
– FIJ : http://www.ifj.org/default.asp?Index=3905&Language=EN
– Dossier de RSF sur l’Irak : http://www.rsf.org/special_irak.php3
– Dossier du CPJ sur l’Irak : http://www.cpj.org/Briefings/Iraq/Iraq_danger.html
– Iraq Media Hotline : http://www.newssafety.com/stories/insi/hotline.htm
2 – COLOMBIA: CRESCE IL NUMERO DI AGGRESSIONI CONTRO LA LIBERTA’ DI STAMPA
Le violazioni della libertà di stampa in Colombia sono sensibilmente cresciute nel corso dei primi quattro mesi del 2006 rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso in seguito, in parte, a un’ ondata di aggressioni contro i media durante la campagna elettorale del marzo scorso. Lo rileva la Fundación para la Libertad de Prensa (FLIP) in un rapporto.
In questo periodo la FLIP ha recensito 42 violazioni contro le 27 registrate l’ anno scorso nello stesso periodo.
Gli attacchi più gravi si sono verificati nelle regioni di Santander e di Cundinamarca, che include la capitale, Bogotá.
A Santander sono stati registrati sette casi di giornalisti minacciati in relazione al lavoro di analisi su questioni legate all’ attività di gruppi paramilitari, che sarebbero alla base anche di analoghe minacce in altre zone del paese.
Vedi:
– Rapporto della FLIP: http://www.ifex.org/en/content/view/full/74171/
– FLIP : http://www.flip.org.co/
3 – AMARC: IN PERU’ UNA CONFERENZA INTERAZIONALE DELLE RADIO COMUNITARIE
L’ ufficio regionale per l’ America Latina e I Caraibi di AMARC (l’ Associazione Mondale delle radio comunitarie) terrà il 24 e 25 maggio una conferenza a Lima, in Perù, per valutare l’ efficacia delle iniziative di radio comunitarie per migliorare l’ accesso all’ informazione e rafforzare il processo democratico.
Aperta agli operatori delle radio, alle organizzazioni della società civile e ai rappresentanti delle università, la conferenza passerà in rassegna a situazione delle radio comunitarie nella regione, in particolare le difficoltà legate agli aspetti regolamentari.
La conferenza si inserisce nel quadro della valutazione mondiale dei programmi di Amarc, le cui conclusioni verrannorese note a novembre in occasione della Nona Conferenza di Amarc, che si terrà ad Amman, in Giordania.
4 – NEPAL: UN RAPPORTO DELLA FNJ
La Federazione dei giornalisti del Nepal (FNJ) ha appena pubblicato un nuovo rapporto che documenta gli attacchi alla libertà di stampa nel corso dell’ ultimo anno sotto il regno autoritario di re Gyanendra.
Intitolatio ‘’I media nepalesi sotto il regime reale’’[Nepalese Media Under Royal Regime], il documento copre il periodo che va dal golpe reale del febbraio 2005 allo sviluppo delle protesta eid massa contro il re del febbraio 2006 e passa in rassegna le violazioni della libertà di stampa commesse in ciascuna delle sei regioni del paese: in particolare i casi di giornalisti uccisi, minacciati o arrestati e quelli relativi a chiusura di media.
Il rapporto: http://www.fnjnepal.org/annual-reports/report_english.pdf
5 – CPJ: UNA FINESTRA SULLA CENSURA IN ARABIA SAUDITA
In Arabia saudita le questioni religiose sono al centro delle lotte più intense a favore della libertà di stampa, visto che le autorità religiose e quelle di governo esercitano delle pressioni costanti sui giornalisti. Lo rileva un rapporto del CPJ (Committee to protect journalists).
Il rapporto – intitolato ‘’Principi, clerici e censori’’ [Princes, Clerics, and Censors] – rileva come le autorità saudite facciano appello a un largo ventaglio di mezzi per censurare la copertura di notizie religiose e politiche delicate.
Il rapporto: http://www.cpj.org/Briefings/2006/saudI_06/saudi_06.html
6 – UN RAPPORTO DELLA IFJ SULLA LIBERTA’ DI STAMPA IN ASIA DEL SUD
La Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) ha appena pubblicato il suo quarto Rapporto annuale sulla libertà dfi stampa in otto paesi dell’ Asia: Afghanistan, Bangladesh, Bhoutan, Inde, Maldives, Népal, Pakistan e Sri Lanka.
Il documento – intitolato ‘’Giornalismo in periodo di forti tensioni’’ – sottolinea le tendenze in ciascun paese ed enumera i casi di violazione della libertà di stampa censiti fra l’ aprile 2005 e oggi.
Il Rapporto è stato redatto per conto della Rete di solidarietà dei media dell’ Asia del sud (South Asia Media Solidarity Network, SAMSN) e col sostegno dell’ UNESCO.
Il rapporto: http://www.ifj-asia.org/page/sapfr2005_2006.html