IMPUNITAÂ’ GENERALIZZATA PER GLI ASSASSINI DEI GIORNALISTI

Uno studio del Cpj – 580 reporter uccisi dal 1992 per il loro lavoro

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Un nuovo studio del Committee to protect journalists (CPJ) rileva che 580 giornalisti sono stati uccisi nel corso degli ultimi 15 anni e, nella maggior parte dei casi, nella più totale impunità. Secondo il Cpj sette giornalisti su 10 sono stati assassinati come rappresaglia per i loro articoli.

Almeno 85 su 100 uccisioni di giornalisti non hanno avto alcun seguito, né inchieste né rinvii a giudizio. E anche se qualcuno è stato indagato e processato i mandanti di questi delitti sono stati individuati solo nel 7% dei casi.

La seconda causa di morte di giornalisti è l’ essere stati colpiti nel corso di combattimenti (107 vittime). Degli 89 corrispondenti stranieri ammazzati a partire dal 1992, 49 sono morti durante sparatorie o bombardamenti.

Contrariamente ad altre associazioni per la difesa della libertà di stampa, il CPJ conta solo i casi un cui sia ragionevolmente certo che la morte sia direttamente legata all’ attività professionale del giornalista. Il Cpj continua a seguire le tracce – senza però includerli nel suo archivio – di altri 216 giornalisti morti in circostanze dubbie.

Il CPJ non vi include i giornalisti morti in incidenti, a menno questi non siano stati rovocati da un atto di guerra.

Il rapporto è qui .