Uno studio dell’ ISIMM – La quota di time-share dei giornali scendera’ dal 41 al 22%. Aumenterà piu’ del doppio invece il tempo dedicato a Internet, dal 9 al 24%, mentre arriverà fino al 20% il tempo dedicato ai contenuti generati direttamente dai cittadini nella forma di blog o videoblog.
Da qui al 2010 si passera’ sempre meno tempo a sfogliare le pagine di un giornale: la quota di time-share scendera’ dal 41 al 22%. Aumenterà piu’ del doppio invece il tempo dedicato a Internet, dal 9 al 24%, mentre arriverà fino al 20% il tempo dedicato ai contenuti generati direttamente dai cittadini nella forma di blog o videoblog. E crescerà anche l’ uso dei cellulari come fonte di informazione passando da meno dell’1% al 5%. Stabile la radio che, tra i mezzi di informazione del futuro, manterrà una posizione preminente.
Sono alcuni dei dati contenuti in una ricerca dell’ Isimm – L’informazione nell’era multimediale, scenari e nuove tendenze – dedicata alle trasformazioni in corso all’interno del rapporto fra il pubblico, i media e l’informazione giornalistica on line e presentata a Milano insieme ad uno studio della Gartner (consultabile qui) sul ”Futuro delle news”, nel corso di una giornata di studi organizzata dall’ Ansa.
Sul piano quantitativo, l’ informazione on line raggiungera’ una
penetrazione del 45% tra gli adulti consumatori abituali di
notizie, mentre i giornali si assesteranno al 36%. Salda nelle
sue posizioni la tv che terra’ il passo di Internet (con il
43%).
Secondo la ricerca, si trasformera’ pure la forma delle notizie. E’ previsto
infatti un aumento dei testi brevi (dall’attuale 22 al 26%) e
del video (dal 13 al 16%) a discapito dei testi lunghi (dal 42%
al 35%). Stabili le immagini che manterranno la loro quota sul
23%.
Il cambiamento maggiore riguardera’, tuttavia, Internet. Da
una funzione di complementarieta’ con gli altri media, la rete
tendera’ sempre di piu’ a sostituire i tradizionali mezzi di
informazione.
Stando ai dati dell’indagine Isimm, come canale di accesso alle notizie la tv
attualmente resta regina incontrastata, con il 92% degli
italiani che la usano per informarsi quotidianamente o
saltuariamente. E mentre l’utilizzo dei quotidiani e’ al momento
stabile (all’83%), cresce invece l’amore per la free press (il
51% la legge, anche se per la maggior parte occasionalmente).
L’informazione attraverso internet e’ al 43% (di cui 17%
abitualmente) e comincia a diffondersi anche tra i meno giovani.
Attraverso il cellulare la ricerca di notizie e’ ancora molto
marginale (9% di cui 3% abitualmente).
Comincia a conquistare
una sua fetta anche la televisione outdoor, cioe’ gli schermi
piazzati fuori dalle mura domestiche, nei tram, negli aeroporti,
nei negozi. Il 34% del campione fa caso a questa forma di
informazione mentre il 66% e’ indifferente.
Se Internet e’ il futuro, attualmente tuttavia solo il 50%
degli italiani possiede un personal computer, quota ben piu’
bassa rispetto all’80% che possiede un telefono cellulare. Il
47% degli intervistati ha dichiarato di accedere piu’ o meno
frequentemente alla rete da casa o altrove. Il 10% e’ sempre
connesso, mentre il 57% si collega per meno di un’ora al giorno.
Per il 43% l’accesso a Internet e’, infine, saltuario.