Si tratta di Woophy.com, che presenta una mappa del pianeta su cui sono localizzabili 11.843 città di tutto il mondo illustrate da 88.138 fotografie inviate da fotografi non professionisti
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Un buon esempio di sito web basato sul citizen journalism  è Woophy.com , acronimo di ‘’World Of PHotographY’’, fondato da un gruppo di web designers olandesi. Il sito offre una localizzazione su una mappa su scala planetaria delle località a cui si riferiscono le foto inviate al sito da fotografi non professionisti di tutto il mondo.
Al 15 aprile  sul sito c’ erano 88.138 foto di 11.843 città . I fotografi registrati erano 8.243.
A. Adam Glenn, in un articolo su Poynter (http://www.poynter.org/column.asp?id=31&aid=99995  ) spiega che Woophy rappresenta e incoraggia un interessante modello di racconto fotografico dal basso, ricordando che anche Steve Outing – uno dei maggiori esperti di citizen journalism – ne aveva parlato in più occasioni riferendosi ai vari modelli di citizen journalism compatibili con un’ ottica imprenditoriale, fra cui il sito Flickr, ora rilevato da Yahoo! (Vedi ad esempio http://www.poynter.org/content/content_view.asp?id=97601).
Glenn indica un esempio di servizio particolarmente interessante citando il lavoro di un fotografo (si chiama Zerega) sul  trasporto di carne di maiale via aeroplano nella più alta località sciistica del mondo (oltre 5.000 metri, Bolivia). La storia, molto curiosa – è dedicata a ”I maiali volanti di Chacaltaya” - si snoda attraverso una ventina di immagini, ciascuna accompagnata da una ampia didascalia.
Un altro esempio di buon servizio fotogiornalistico -  è quello dedicato alla visita a uno slum (vedi http://woophy.com/news/index.php?publication_date=2005-10-13) alla periferia di Dhakka, capitale del Bangladesh, da parte di alcuni fotografi che si erano venuti a trovare per caso nel pieno di un tragico incendio che aveva piegato l’ intera comunità .
Il sito incoraggia i fotografi proponendo anche dei temi specifici, come lÂ’ inquinamento o le abitazioni della gente.
Un interessante articolo su Woopy era stato pubblicato sul Wall Street Journal online nel marzo scorso (qui: http://woophy.com/docs/Woophy_Wall_Street_Journal.pdf).