La free press sostituirà i quotidiani a pagamento nei giorni feriali?


Lo prevede Pelle Tornberg, direttore esecutivo di Metro International, secondo cui, nel lungo periodo, il 95% dei quotidiani a pagamento diventeranno un ‘prodotto di nicchia’ che i lettori compreranno solo nei week-end. Ma Mathias Döpfner, presidente e amministratore delegato del gruppo Springer, la principale casa editrice di giornali della Germania, non è affatto d’ accordo: il modello industriale che sta dietro la free press, secondo Döpfner, starebbe fallendo.





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Mentre la free press sta registrando un successo ‘temporaneo’, il modello imprenditoriale che gli sta dietro sta fallendo: lo sostiene Mathias Döpfner, che illustrerà questa sua tesi ai delegati del prossimo congresso del World Newspaper Congress in programma a Mosca dal 4 al 7 giugno.

Döpfner sottolinea – vedi qui http://www.moscow2006.com/eng/news/congress/dopfner/ -che i  media tradizionali sono minacciati dall’ invecchiamento della società e dalla perdita di lettori giovani a favore dei media digitali. Ma i giornali gratuiti, secondo lui, non sono la risposta. In una presentazione intitolata ”Il futuro dei giornali, i giornali del futuro”, l’ editore tedesco suggerirà due strade per ”affrontare la crisi dei quotidiani”: una ‘’stretta interconnessione fra online e stampaÂ’Â’ e una ‘’buona crescita dei vecchi giornaliÂ’Â’, come quella dei suoi Welt Kompakt in Germania e Fakt in Polonia.

Döpfner – annuncia una  nota del WAN – farà la sua presentazione nel corso di una sessione intitolata “Innovare il prodotto”, a cui parteciperanno anche Les Hinton, amministratore delegato di News International, e Carolyn McCall, Ceo di Guardian Newspapers Ltd. La sessione esamkinerà come gli edfitori stanno cercando di allargare lÂ’ offerta di novi prodotti da parte delle loro testate chiave per coprire nuovi segmenti di mercato e puntare a nuove fonti di entrate.

Pelle Tornberg,  direttore esecutivo di Metro International – il gruppo svedese pioniere della free press – sostiene invece che i quotidiani gratuiti, sul lungo periodo, sostituiranno i giornali a pagamento nei giorni feriali, mentre il 95 per cento di questi ultimi sopravviveranno come prodotti di nicchia che i lettori compreranno solo nel week-end.

“Se applicate il modello pay TV/free TV allÂ’ industria dei quotidiani, il settore dei giornali a pagamento probabilmente dovranno accettare di sopravvivere con una diffusione calante e probabilmene dovranno aumentare i prezzi e accrescere la propria esclusività’’, precisa Tornberg.

Anche il capo di Metro sarà a Mosca al World Newspaper Congress per presentare la sua sfida.

Per altre informazioni sul congresso del WAN vedi qui:

www.moscow2006.com