Uno studio di Meta Comunicazione rileva profondi modifiche nella fisionomia del “target” – Piuttosto che l’età , il reddito o il titolo di studio, secondo la ricerca (citata da ITnews) oggi è più importante lo stile di vita per dettare le regole del mercato —————
Uno spot non è più sufficiente per garantire il successo di un prodotto. Ne è convinto il 75% degli esperti di marketing interpellati nell’ambito di uno studio condotto da Meta Comunicazione, che ha coinvolto 130 uomini marketing, sociologi e psicologi, e che ha analizzato le più avanzate tendenze in fatto di marketing e comunicazione a livello mondiale, attraverso campagne pubblicitarie e iniziative delle aziende.
Lo rileva un articolo di ITnews (http://www.itnews.it/news/2006,713,itnl6904,0904,,,103944.html), spiegando che Â
La casalinga di Voghera, simbolo dell’acquirente medio che ha per anni ispirati i pubblicitari italiani, sembra essere andata in pensione. Quasi tutti gli addetti ai lavori (83%) concordano quindi che il mercato andrà incontro ad una grande rivoluzione dato i soggetti passivi e facili da conquistare sono ormai una nicchia nel mercato.
Piuttosto che l’età , il reddito o il titolo di studio, oggi è più importante lo stile di vita per dettare le regole del mercato. Uno stile di vita che può accomunare consumatori con caratteristiche e ”linguaggi” diversissimi tra loro.
Lo studio ha messo in luce inoltre la nuova figura dell’ever-teen, ovvero gli over 50 e 60 che non accettano di essere ghettizzati nel ruolo di anziani e che utilizzano codici e stili di vita propri di giovani e giovanissimi.
Quanto ai motivi che hanno portato allo stravolgimento dei “target”, l’analisi evidenzia che una buona parte è dovuta ai mutamenti avvenuti nella società (78%), a partire dal disgregarsi del tradizionale nucleo famigliare, il boom di single e l’integrazione di diverse culture, solo per fare un esempio, ma non solo.