Sul primo numero, si legge sul sito della rivista che verrà presentata il 29 novembre a Bruxelles e sarà in libreria dal 7 dicembre, si parlerà di riforma del servizio radiotelevisivo, della direttiva TV senza frontiere su concorrenza e mercati editoriali, frequenze, inattendibilità dell’Auditel e stranezze nella raccolta pubblicitaria. Nell’esprimere un augurio all’iniziativa di Chiesa e Minucci, ne va espresso anche un altro per i lettori: quello di indagare pure l’informazione che si è iniziato a fare in rete, quell’informazione frutto del citizen journalism, per usare un’espressione che torna sempre più frequentemente, e offrire un’ulteriore chiave di interpretazione per “leggere” la crisi del giornalismo tradizionale anche a fronte di una richiesta di maggiore affidabilità e trasparenza dell’informazione. Richiesta divenuta improcrastinabile al punto che i cittadini, la loro informazione, hanno già da tempo iniziato a farsela da sé.