Fino ad ora esistevano solo tre piccoli giornali di opposizione Su Osservatorio sui Balcani una intervista al fondatore della testata Il ruolo chiave delle radio private
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Nel nostro paese il mondo dei media è dominato dai grandi investitori. Esistono solamente tre piccoli giornali di opposizione, Birgün, Evrensel e Gündem, che non riescono a sopravvivere nella logica del mercato, hanno tutti difficoltà finanziarie e sono oberati dai debiti.
E questo in sintesi il quadro del sistema editoriale in Turchia descritto da Ertuğrul Kürkçü, coordinatore del progetto che è alla base di Bianet , una delle più interessanti realtà del mondo dellinformazione indipendente del paese.
Kürkçü, ne parla ampiamente in una intervista a Fabio Salomoni pubblicata su Osservatorio sui Balcani .
Allinterno della logica di mercato spiega nell’ intervista il giornalista turco – è difficile far sopravvivere un giornalismo indipendente. Noi abbiamo pensato due cose: mettere in piedi una strategia della comunicazione alternativa al mercato e lottare per questo e presentare un nostro progetto di comunicazione, un agenzia di informazioni. In seguito abbiamo fatto delle indagini sul campo dalle quali è emerso che la cosa di cui si sente maggior bisogno, oltre ad unagenzia di stampa indipendente, è la creazione di sinergie tra le fonti dinformazione indipendenti che esistono nel paese.
Successivamente abbiamo fatto una riunione ad Ankara coinvolgendo anche le radio private, che a partire dagli anni 80 costituiscono una realtà importante. Dalla riunione sono emersi quattro bisogni fondamentali: una sorta di banca delle notizie nella quale raccogliere il flusso di notizie che provengono da tutte le fonti indipendenti del paese. Secondo, la formazione professionale dei giornalisti. Terzo, e questo vale soprattutto per le radio, il bisogno di avere programmi di qualità, nei quali si parlasse dei problemi della gente. Infine assistenza e consulenza legale.
L intervista è qui .