Tutti i giornalisti devono avere un blog
Questo l’invito — anzi, meglio: la strategia obbligatoria — per l’informazione del prossimo futuro. Almeno secondo Josh Quittner, noto giornalista high-tech e nuovo responsabile della rivista Business 2.0. In un incontro a San Francisco riservato agli addetti ai lavori, Quittner ha premuto senza riguardi sull’acceleratore: pur se testate blasonate come BusinessWeek, Vogue e altre hanno incluso i blog nei loro contenuti, finora «nessuna si è concentrata davvero sull’integrare i blog e i media personali nella propria cultura». Quanto si propone invece di fare lo staff di Business 2.0. Detto fatto: il nuovo editor ha già imposto a ogni giornalista di avere un proprio blog, i cui contenuti migliori verranno “tirati” periodicamente nel sito centrale della rivista tramite un “group contributed model” ora in fase beta. Funzionerà ? Presto per dirlo. Ma intanto, suggerisce Quittner, è il caso di riflettere su un fatto: se il precedente editor Om Malik, a cui si deve il 300% in più di abbonamenti e forti rialzi delle inserzioni, decide di mollare per dedicarsi esclusivamente al suo blog tecnologico GigaOm — bè, vorrà pure dire qualcosa, no?