TV : SULLA GASPARRI
UN APPROCCIO TROPPO PRUDENTE
DA PARTE DEL NUOVO GOVERNO
UnÂ’ analisi di Gabriele Polo su lavoce.info
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Alle questioni dell’ informazione è dedicata l’ ultima newletter de lavoce.info.
Il settore dei media – afferma in particolare Polo – si conferma anche in questa legislatura crocevia di fortissime tensioni politiche. Le ipotesi di revisione della legge Gasparri circolate finora suggeriscono un approccio prudente da parte del governo. Si abbandona il Sic, passando a un sistema di misurazione basato sul fatturato che sopravvaluta le pay-tv e non incide sulla concentrazione degli ascolti in capo a due soli gruppi editoriali. Eppure il problema di pluralismo in Italia sta tutto li’. E la cura non puo’ essere che la cessione sul mercato di una rete Rai e di una Mediaset.
Lanciare uno sguardo oltre confine – rileva poi un altro commento – puo’ aiutare a costruire un corretto sistema di regole: lÂ’esempio britannico. Insieme alle regole – aggiunge -, occorre una razionalizzazione delle frequenze, un campo dove regna la confusione e dove operano centinaia di soggetti. Se non si mette mano a un riordino, rischiamo di essere gli unici europei a non accendere in tempi brevi le nuovi reti wireless. E mentre si parla tanto di media company cerchiamo di capire bene di cosa si tratta, che vantaggi comporta e per chi, quali i mprese sono adatte per seguire questo modelloÂ’Â’.
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