CITIZENDIUM: UNA WIKIPEDIA PIUÂ’ AFFIDABILE?
Il progetto, ancora in fase beta, prevede severi controlli redazionali sul prodotto dei collaboratori, che dovranno fornire la loro vera identità – Una ‘’comunità responsabileÂ’Â’ – Accuse di ”eccessiva burocrazia”
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Chi è perplesso di fronte al fatto che chiunque può intervenire nella elaborazione delle voci di Wikipedia (1,7 milioni di voci in sei anni solo nell’ edizione in inglese) senza fornire il proprio vero nome oppure non è convinto del modo con cui viene compilata***, può ora volgersi a Citizendium, un intrigante rivale di Wikipedia che ha debuttato il 25 marzo.
Citizendium – segnala Poynter.org – è un progetto di Larry Sanger, uno dei pionieri di Wikipedia. Un articolo dellÂ’ AP  sul nuovo progetto spiega: “Come Wikipedia, Citizendium sarà senza fini di lucro, privo di pubblicità e i collaboratori volontari saranno tenuti a fornire la propria reale identità , mentre degli esperti nei vari settori saranno chiamati a verificare la correttezza e lÂ’ accuratezza degli articoliÂ’Â’.
‘’Crediamo che questo progetto sia necessario e giustificato – spiegano a Citizendium – perché il mondo ha bisogno di una enciclopedia più affidabile. Speriamo di crearla dando alla gente un luogo dove lavorare sotto la direzione di esterti e chiedendo una loro personale affidabilità , a cominciare dallÂ’ uso del loro vero nome. In breve, vogliamo creare una comunità responsabile e un buon cittadino globaleÂ’Â’.Â
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Larry Sanger racconta che da novembre, quando il progetto ha preso il via (ora è nella fase beta) sono stati realizzati quasi 1.100 articoli, una cifra che comincia a rendere significativo questo lavoro. Circa la metà di essi sono articoli originali oppure sono il frutto di rilevanti modifiche di fonti Wikipedia. Al lavoro hanno partecipato fino ad ora 820 autori e 120 redattiori (alcuni dei quali sono anche autori di alcuni articoli). Il ritmo è di circa 100 interventi editoriali al giorno ma l’ obbiettivo è di arrivare ad almeno 500 prima di lanciare ufficialmente il sito.
EÂ’ affiorata comunque già qualche critica. Citizendium sarà pure, sicuramente, un successo  ‘’sul fronte della qualità e dellÂ’attendibilità delle informazioni – commenta Nicola Bruno su Web*.2.0 , il blog di Mytech, denunciandone la ‘’burocraziaÂ’Â’ – : due aspetti per cui – dice giustamente Sanger – c’è una forte domanda in rete. Ben vengano quindi la redazione e i conestabili (il servizio dÂ’ordine che si occupa di censurare i comportamenti inappropriati).
Quello che lascia più perplessi è però la macchinosità di alcune procedure. Come, ad esempio, quella d’iscrizione, per la quale è richiesta tutta una serie di operazioni, degne della miglior buracrazia degli enti pubblici’’.
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Certo, in questo modo aderiranno solo le persone veramente motivate. Ma non è un po’ troppo? In questo modo non si rischia anche di demotivare grosse fette di potenziali autori?
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*** Una violenta polemica ha accompagnato nei giorni scorsi un commento di Gennaro Carotenuto sulla fisionomia che avrebbe ora assunto Wikipedia.
‘’Su Wikipedia – ha scritto –  non c’è nulla o quasi nulla, che non passi prima dai media. Ci sono più veline che santi, più calciatori che poeti, più piloti di Formula1 che navigatori. E dal confronto con l’Encyclopédie, Wikipedia esce stritolata.
Un esempio che spiega molto è la voce “Daniele Mastrogiacomo”. Non c’è NULLA sul suo curriculum salvo luogo e data di nascita. Dove ha studiato, dove ha lavorato prima della Repubblica, dove è stato inviato prima che in Afghanistan, se ha scritto libri… ci è del tutto ignoto. La voce sistematizza in forma Wiki solo quello che hanno detto i giornali, e nessuno sembra preoccuparsi di approfondire con quello che la cronaca quotidiana non diceÂ’Â’.
Qui i vari passaggi della polemica.
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