Problemi e spunti di riflessione in una serie di articoli pubblicati da EditorÂ’s weblog negli ultimi quattro mesi, che affrontano in particolare il redesign delle pagine web, le iniziative relative al pro-am journalism (giornalismo prof/amatoriale) e lÂ’ integrazione fra le redazioni cartacee e web
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Problemi e spunti di riflessione in una serie di articoli pubblicati da EditorÂ’s weblog - www.editorsweblog.org  – negli ultimi quattro mesi. Gli articoli sono riferiti in particolare al redesign delle pagine web, alle iniziative relative al pro-am journalism (giornalismo professionale/civico) e allÂ’ integrazione fra le redazioni cartacee e web.
Ne diamo qui di seguito le indicazioni con i relativi link.
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Web Design: cosa mettere nella cassetta degli attrezziÂ
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In aprile, The Hindustan Times ha lanciato un ‘classico’ redesign del suo sito web (articolo 1): classico nella misura in cui esso presenta tutti gli strumenti fondamentali della nuova informazione sul web, con flusso continuo di notizie, streaming video, RSS feed e l’ uso dell’ interfaccia Ajax
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Anche tre grossi protagonisti della scena Usa – USA Today, latimes.com e washingtonpost.com – hanno recentemente ridisegnato i loro siti web. Tutti e tre sottolineano lÂ’ importanza dellÂ’ input dei lettori nel processo di produzione dei servizi e la priorità del video. (articolo 2).
Chi è interessato a ridisegnare il proprio sito web può anche analizzare il punto di vista del garante dei lettori del Guardian, la quale ritiene che i nuovi stili di web design stiano andando nella giusta direzione (articolo 3).
Per quanto riguarda alcuni specifici servizi rafforzati dai web designers, si potrebbe provarea privilegiare i ‘’contenuti informative del portale’’, come nel caso del Times of Oman, che attrae molto traffico offrendo servizi di social media (articolo 4). Il gruppo Gannett (USA) sta promuovendo l’ uso dei widgets attraverso dei ink al suo sito (articolo 5), che consente agli utenti di ottenere iun flusso di informazioni continuo in un particolare settore di interesse. Anche il Telegraph offre una opzionemolto interessante: uno strumento di aggregazione degli RSS (articolo 6), e anche il suo sito web ha sviluppato (in linea con USA Today) dei servizi di personalizzazione del social networking (articolo 7).
Infine lÂ’ Associated Press ha sviluppato con lÂ’ azienda tecnologica Attributor un sistema che consente di individuare come e dove I suoi contenuti sono stati usati e diffuse online. (articolo 8).
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Nel momento in cui i giornali devono incrementare i ricavi digitali per compensare il calo di quelli delle edizioni stampate, una solida ristrutturazione dell’ architettura della pagina può dare una differenza significativa. Un mese dopo che il Times Online aveva inaugurato il suo rilancio da 10 milioni di sterline, l traffico era cresciuto di circa un milione di utenti (articolo 9).
1) India: New look for Hindustan Times site (30/04/2007)
The Hindustan Times (HT), a leading English-language daily, has relaunched its website to provide around-the-clock breaking news and more interactive features.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/04/india_new_look_for_hindustan_times_site.php
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2) Editor and Publisher discusses redesign process with three major news sites (28/05/2007)
USATODAY.com, latimes.com, and washingtonpost.com recently discussed the redesign process of their sites with Editor and Publisher. Some of the common threads
were: the importance of readersÂ’ input during the process, video as increasingly significant, and the redesign as an ongoing process.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/editor_and_publisher_discusses_redesign.php
3) UK: Guardian editor questions function of website (15/05/2007)
Siobhain Butterworth, the GuardianÂ’s readersÂ’ editor, questions the function of the paperÂ’s website, in light of its recent redesign. Should it have kept its more traditional print aspect, or is the new layout representative of adaptation to new media?
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/uk_guardian_editor_questions_function_of.php
4) Times of Oman: how a small team sustains an award-winning news site (03/04/2007)
With three full-time online staffers, TimesofOman.com , which was re-launched in November 2006, receives on average 80,000 views per day. Cariappa A A, the web editor, explains how such a small team can put up a quality website daily, through efficient time management and adapted content.
http://www.editorsweblog.org/analysis/2007/04/times_of_oman_how_a_small_team_sustains.php
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5) News companies launch widgets (29/05/2007)
The largest newspaper company in the US, Gannett, is beginning a strategy that may let it distribute its brand and content over the Internet – the launching of widgets.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/news_companies_launch_widgets.php
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6) Telegraph.co.uk launches RSS (06/06/2007)
By launching an RSS aggregation tool on its website, Telegraph.co.uk is sending its readers to content from rival publishers. However, in the beginning stages only a certain range of feeds will be available to users.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/06/telegraphcouk_launches_rss.php
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7) UK: My Telegraph boosts customizability (10/05/2007)
The Telegraph Media Group has launched a new feature for its online ‘My Telegraph’ version, enabling users to customize their page. The tool will initially enable users to customize their news by keywords and favorite subjects.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/uk_my_telegraph_boosts_customizability.php
8) The Associated Press can now track their content with technology from Attributor (31/05/2007)
Thanks to Attributor, the AP can track its content anywhere on the Web. “We are looking at it not just to protect our rights but to derive some intelligence,” said Srinandan Kasi, vice president, general counsel and secretary of AP.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/the_associated_press_can_now_track_their.php
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9) £10 million re-launch increases Times Online’s users by 1 million (24/05/2007)
After re-launching its site in March, the Times Online registered close to 1 million additional unique users in April. This translates to an increase of about 11%, moving from 8 million to 8.9 million unique users.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/10_million_relaunch_increases_times_onli.php
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Verso un giornalismo pro-amÂ
Citizen journalism, giornalismo partecipativo, contributi dei lettori, blogs: ormai molti direttori e redattori capo stanno afferrando tutte le sfumature di quello che una volta si chiamavano – ‘’bestemmiandoÂ’Â’ – contenuti-prodotti-dai-lettori (User-generated content, UGC). E anzi qualche esperto di media è ancora preoccupato per la possibilità che lÂ’ UGC e il Web 2.0 possano opprimere insieme la cultura generale e i media tradizionale (articoli 1–2).
Dall’ altro lato, molti giornali hanno raggiunto una conclusione opposta, come rilevato da Tom Callihan, vice presidente del The Enquirer, secondo cui sarà proprio l’ UGC a salvare i giornali  (articolo 3).
Per Keith Harrison, vicedirettore del secondo quotidiano regionale del Regno Unito, il futuro della stampa regionale sarà in un uso intensivo del citizen journalism (articolo 4).
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Non tutti i giornali comunque sono saldi nella loro visione del citizen journalism, ma una buona parte hanno aumentato l’ impegno per includere l’ UGC: il Chicago Sun-Times ha lanciato o sta pianificando circa 30 siti web di informazione iper-locale (articolo 5). In Francia Le Monde sta studiando il lancio di un sito dedicato al giornalismo partecipativo (articolo 6), e in Spagna El Païs ha lanciato una speciale sezione online aperta agli input dei lettor (articolo 7). In Svezia, il giornale gratuito Metro sta valutando se pagare per i contenuti dei blogger a seconda del numero dei vsitatori (articolo 8).
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Pagare i cittadini-giornalisti? I manager stanno ancora cercando di capire come ottenere potenziali ricavi dallÂ’ UGC (I cui benefici in termini di costo sono abbastanza ovvii), ma i numeri parlano per loro: in 30 giorni di partership con il blog-aggregator Pluck, i Cox Newspapers hanno registrato un incremento di 5 milioni di visitatori (articolo 9).
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Infine, sebbene l’ UGC sia un puro prodotto Web 2.0, e sia facilmente applicabile nell’ online, qualche giornaled ha coinciato a includerlo anche nelle edizioni a stampa. Accade a numerosi giornali in India (articolo 10), così come al Boston Now negli Usa (articolo 11).
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1) Andrew Keen: User-generated content is ruining culture (28/06/2007)
In a recent Business Week video interview with senior editor Diane Brady, Andrew Keen, founder of Audiocafe.com and author of the new book The Cult of the
Amateur, expounded on his beliefs that user-generated content and Web 2.0 are bringing down culture and professional media.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/06/andrew_keen_usergenerated_content_is_rui.php
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2) Mainstream media: to worry or not to worry about user-generated content? (19/04/2007)
A new Accenture survey reveals that 57% of media executives see user-generated content as a challenge, however, a Hitwise survey showed that, judging by the still-low percentages of users creating content, traditional media should be able to catch up.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/04/mainstream_media_to_worry_or_not_to_worr.php
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3) The Enquirer: User-generated content will save newspapers (28/06/2007)
With concerns of an “industry that is fighting for survival,” many newspapers are turning to user-generated content for support and input on the changing face of traditional news media. “We realize we’ve got to change or die,” said Tom Callihan, vice president of The Enquirer.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/06/the_enquirer_usergenerated_content_will.php
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4) The power of citizen journalists to produce ultralocal news (25/04/2007)
Keith Harrison, deputy editor of the UK’s second biggest regional newspaper, the Wolverhampton Express & Star, thinks that the future of regional papers lies in ultralocal content – for which, he says, his paper will need 500 new citizen reporters.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/04/the_power_of_citizen_journalists_to_prod.php
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5) Chicago-Sun Times to launch 30 hyper local news sites (13/06/2007)
The Chicago-Sun Times will launch about 30 hyper local citizen journalism websites by the end of the year. The community is largely depended on to provide content, such as news, photos and local information, with community journalists moderating and fact-checking the submitted material.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/06/chicagosun_times_to_launch_30_hyper_loca.php
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6) France : Le Monde to launch participatory journalism site (14/05/2007)
The French quality daily Le Monde will be launching a new participatory journalism website in the weeks to come. Users will be able to, initially, comment on and react to news items.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/france_le_monde_to_launch_participatory.php
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7) El Pais promotes citizen journalism (24/04/2007)
The Spanish online news site, ELPAIS.com, has launched a new section for citizen journalism. “Yo periodista” is an interactive section in which citizens can publish news at any time.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/04/el_pais_promotes_citizen_journalism.php
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8) Swedish Metro to pay bloggers half a cent per page view (19/06/2007)
The free daily Metro in Sweden could launch Metrobloggen, a tool that would pay bloggers 3 öre, or half a US cent, per page view. Bloggers must get at least 5,000 views to be given any money and page views are counted monthly and not aggregated.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/06/swedish_metro_to_pay_bloggers_half_a_cen.php
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9) Pluck helps Cox Newspapers generate five million BlogBurst views in 30 days (24/05/2007)
Within just 30 days of introducing Pluck’s Blogburst – a blog syndication network which arranges thousands of category specific blogs together for news companies to select from – on some of its newspaper websites, Cox Newspapers achieved over five million views.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/pluck_helps_cox_newspapers_generate_five.php
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10) US: BostonNow freebie uses bloggersÂ’ content (09/05/2007)
Boston’s recently launched freesheet, BostonNow, is including articles from ‘new media’ such as blogs and online sources in its print edition. As newspapers increasingly rely on user-generated content and non-professional sources, this could kick off a new trend for other print papers.
http://www.editorsweblog.org/print_newspapers/2007/05/us_bostonnow_freebie_uses_bloggers_conte.php
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11) India: Print newspapers incorporate user-generated content and local news (30/05/2007)
Some newspapers in India are using material written by local people almost unchanged in their newspapers.
http://www.editorsweblog.org/print_newspapers/2007/05/india_print_newspapers_incorporate_userg.php
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Integrazione delle redazioni: per grandi e piccole testate
L’ integrazione delle redazioni, che è stata una preoccupazione per i maggiori protagonisti dell’ editoria negli anni passati, è ora una priorità per tutti i giornali, grandi e piccolo. Nell’ ultimo trimestre molte redazioni hanno concentrato i loro sforzi sulla convergenza, compreso il Los Angeles Times, che ha
modificato il suo assetto per accompagnare questo processo (article 1). Al sesto IFRA International Newsroom summit, Will Lewis, direttore del Daily Telegraph e Michael Maness di Gannett hanno descritto i cambiamenti organizzativi che hanno dovuto apportare per mettere su le nuove strutture (rispettivamente lÂ’ hub-and-spokes newsroom e il Local Information Centers) (articolo 2).
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L’ integrazione redazionale non si è limitata ai grandi giornali, come ha dimostrato il Shelby Star (15.000 copie di diffusione) che sta studiando una redazione integrata e ha lanciato dei progetti relativi a blog, moblogs e video (articolo 3).
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Resta la questione centrale: come possono i giornali produrre una transizione morbida verso una redazione integrata?
Allo stesso IFRA Summit, due consulenti hann descritto le loro esperienze in questo campo, sottolineando alcuni requisiti essenziali, come il coinvolgimento del management, un forte incremento della comunicazione con lo staff e un continuo training personalizzato (articolo 4). In un intervista con Editors Weblog, Tom Kent, vice direttore editoriale dell’ Associated Press, ha spiegato le strategie specifiche utilizzate per questa integrazione, dai training per l’ online alla strutturazione fisica della redazione (articolo 5). Ponendo l’ integrazione come il prossimo obbiettivo, News International  ha annunciato recentemente che fonderà le redazioni delle sue quattro principali testate in una sola struttura (articolo 6).
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Gli esempi precedenti delinea le idee e i progetti seguiti dale principali testate, ma i direttori che ancora esitano a seguire la strada della convergenza possono essere ineressati dagli esperimenti future. La Duke University sta per lanciare il suo progetto di ‘’prossima redazione’’, cercando di realizzare la ‘’redazione del futuro’’ per il giornale del campus (articolo 7). Anche Mark Glaser di MediaShift immagina la sua ideale redazione locale del futuro (articolo 8), che ‘’servirà il pubblico collaborando con i lettori e diffondendo le notizie che essi vogliono e sulla piattaforma di loro scelta’’. Infine, Dave Morgan, presidente del network di pubblicità a target comportamentale Tacoda, intravede un salto radicale verso l’ integrazione piuttosto che un processo lento, sebbene ciò non sembri accettato con favour da direttori e redattori capo (articolo 9).
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In ogni caso, per maggiori spunti sul processo di integrazione, si può leggere la conferenza di presentazione del 14/o World Editors Forum, dove l’ argomento è stato discusso in dettaglio (articolo 10).
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1) US: LA Times making changes to emphasize integration (10/04/2007)
The Los Angeles Times announced several upcoming, specific editorial changes set to complement recent new content launches and emphasize print and online integration.
http://www.editorsweblog.org/print_newspapers/2007/04/us_la_times_making_changes_to_emphasize.php
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2) 2006Â’s best examples of newsroom integration (20/04/2007)
Representatives from two of 2006Â’s most closely watched news organizations present the trials and tribulations of their respective newsroom integration processes. Will Lewis gave the anxious audience a peek into the Daily TelegraphÂ’s new newsroom and Michael Maness from Gannett detailed his organizationÂ’s dive into hyper-local “Information Centers.”
http://www.editorsweblog.org/news/2007/04/2006s_best_examples_of_newsroom_integrat.php
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3) The small Shelby Star is experimenting with some very innovative technologies (25/05/2007)
The Shelby Star, with a circulation of about 15,000, is experimenting with some of the most innovative digital technologies in the industry. Use of blogs, moblogs, video, and an integrated newsroom are among the innovations being rolled out at the Shelby Star.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/05/the_small_shelby_star_is_experimenting_w.php
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4) Newsroom integration: changing mindsets, training staff (23/04/2007)
Jonathan Halls, Managing Director of Talkshow Communications (UK), and Sarah Schantin-Williams, consultant for N-able Media (Austria), described the necessary changes in newsroom culture for editors to implement their integrated newsroom. Both emphasized the necessity of involved management, increased communication with staff and proper training.
http://www.editorsweblog.org/print_newspapers/2007/04/newsroom_integration_changing_mindsets_t.php
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5) Associated Press: detailing the road to integration (14/05/2007)
The Editors Weblog interviewed Tom Kent, APÂ’s deputy managing editor, who insisted on the importance of cultural change and communication for smooth newsroom integration. More than that though, Kent details the strategies put into place, explains the changes in the editorial process, and gives a preview of the future of the integrated newsroom.
http://www.editorsweblog.org/analysis/2007/05/associated_press_detailing_the_road_to_i.php
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6) News International to integrate print and online (11/07/2007)
The print and online editorial staffs of News International four major titles will soon be integrated into one team in an attempt to maximize efficiency and stay “number 1” in the newspaper industry.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/07/news_international_to_integrate_print_an.php
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7) Duke University to launch “next newsroom” project (18/06/2007)
“We’re trying to imagine [the digital era newsroom] from scratch,” says business reporter Chris O’Brien. With his input and guidance, plans are underway at Duke
University to create a revolutionary “newsroom of the future” for its student-run, campus paper.
http://www.editorsweblog.org/news/2007/06/duke_university_to_launch_next_newsroom.php
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8) The local newsroom of the future (02/05/2007)
Mark Glaser of MediaShift recently offered specifics on a how a non-platform-specific local newsroom would actually operate on a daily basis. The goal of such a newsroom? “Serve the public by collaborating with them and delivering the news they want on the platform of their choice,” says Glaser.
http://www.editorsweblog.org/print_newspapers/2007/05/the_local_newsroom_of_the_future.php
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9) US: Radical advice: A slow descent into multimedia convergence won’t work (06/04/2007)
Dave Morgan, chairman of behavioral targeting advertising network Tacoda, wonders which major metropolitan US newspaper will be the first to “truly and dramatically change its business model.” Though he is positive about the future of newspapers he says that they need to leave slow, cautious attempts at digital convergence behind.
http://www.editorsweblog.org/print_newspapers/2007/04/us_radical_advice_a_slow_descent_into_mu.php
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10) 14th World Editors Forum: Discover everything you missed!
http://www.editorsweblog.org/analysis//2007/06/14th_world_editors_forum_discover_everyt.php
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