I giornali fra Kindle ed edizioni personalizzate


Gli schermi flessibili ad inchiostro elettronico, come il nuovo lettore della Amazon, potrebbero rivelarsi una discreta fonte di profitti e aiutare i giornali – Con l’ SRDP, invece, si potrebbe ipoteticamente stampare una diversa edizione del giornale per ogni singolo lettore – Nuovi strumenti tecnologici e nuovi modelli industriali

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Mentre i profitti dei giornali continuano a calare (almeno negli Stati Uniti), lo sviluppo impetuoso delle tecnologie anche sul fronte tipografico offre in continuazione ipotesi di trasformazione anche radicale del prodotto giornale.�

Per esempio l’ e-ink, di cui comunque si parla gi� da qualche tempo, o l’ SRDP (Short run digital printing).

L’ inchiostro elettronico, suggerisce ad esempio Bill Richards su Crosscut, potrebbe rivelarsi una discreta fonte di profitti nel futuro prossimo e quindi i quotidiani potrebbero cominciare a guardare a strumenti come Kindle di Amazon, che usano proprio la tecnologia degli inchiostri elettronici.

Internet si � portato via nello stesso tempo sia lettori che soldi della pubblicit� dai giornali a stampa – riporta editor’s weblog -� ma non ha ancora accresciuto i suoi ricavi tanto da poter compensare le perdite. Ed � qui che possono intervenire gli e-ink. Tali sistemi potrebbero compensare le perdite della stampa e rendere nuovamente l’ industria dei giornali molto interessante dal punto di vista dei profitti.

Hearst ha annunciato un piano per lanciare entro due anni un giornale di tipo cartaceo usando la tecnologiua e-ink con uno schermo flessibile delle dimensioni di un giornale tabloid. Funzioner�?

Crosscut intato ha studiato un ipotetico giornale per verificare gli eventuali ricavi per chi decidesse di sfruttare i servzi di e-ink.


L’ E-ink electronic paper, ipotizzata
per l’ immaginario giornale analizzato da Crosscut.

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Il costo di un e-paper � per ora rigido in quanto la diffusione � molto bassa. Si tratta di mettere in piedi un nuovo sistema di consegna dei vecchi contenuti che elimini i costi di produzione e distribuzione.� I costi generali e quelli amministrativi dovrebbero ridursi essendo l’ e-paper una versione unica. I dipendenti dovrebbero ridursi alla met�. E quindi varie voci di costi verrebbero tagliate.
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Ci sarebbero i ricavi pubblicitari. Gli inserzionisti potrebbero essere molto interessati perch� le inserzioni vengono ancora disposte nello stesso modo dei giornali tradizionali, visto che lo schermo dell’ e-paper ha il formato del giornale tabloid e in questo modo la pubblicit� potrebbe anche pntare a delle audience specifiche.

“Una tecnologia migliore, che seguisse il regolare processo di lettura del giornale, potrebbe offrire probabilmente agli inserzionisti un display migliore del web attuale’’, dice Rick Edmonds, un analista del business dei media al Poynter Institute. �”Cambiare il business model – aggiunge -� � proprio quello che io vorrei esplorare se fossi un editore di giornali”.

Stando al modo con cui l’ ipotetico giornale studiato da Crosscut funzionerebbe, in una mezza dozzina di anni l’ e-paper potrebbe diventare veramente un impegno veramente interessante.

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SRDP

Da un punto di vista completamente diverso si situa invece la Short Run Digital Printing, una tecnologia che consentirebbe di realizzare dei giornali a misura di lettore (‘’customizzati’’, si potrebbe azzardare con un orribile anglicismo). Comunque proprio Customized Print Papers: Possible Today, titola un articolo su Poynter.org titola un articolo su Poynter.org Amy Gahran.

Nel �Marzo scorso, il fondatore di Digital Deliverance, Vin Crosbie, e io �- racconta Amy Gahran – analizzammo insieme come le tecnologie attualmente esistenti potessero aiutare le redazioni a realizzare edizioni stampate individualizzate, che potessero accrescere la rilevanza (e il valore) dei lettori della stampa. Ci� potrebbe aprire nuove chance per le tariffe pubblicitarie; aiutando stampa, online e canali per gli apparati mobili a lavorare meglio assieme; e conservando (se non accrescendo) il lettorato.
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In una recente discussione su �Online-News list di Poynter, Crosbie ga elaborato ulteriori riflessioni sulle tecnologie tipografiche che potrebbero rendere tutto questo possibile. Come spiegano alcuni suoi passaggi, di cui � stata concessa alla Gahran la pubblicazione.

“Una industria dei giornali che potesse articolare�meglio i suoi� contenuti a seconda dei lettori, sarebbe un prodotto di valore molto superiore rispetto all’ attuale produzione�di un giornale ‘’uguale per tutti’. Cosa sconosciuta a quasi tutti quelli che lavorano con i new media (ma anche a quelli che lavorano per la carta), ora non solo � possibile ma � anche economicamente praticabile per molti giornali, e presto lo sar� per tutti, stampare una edizione unica per ogni lettore. �Bisogna soltanto che i giornali comprino delle nuove macchine tipografiche.

“La tecnologia tipografica che pu� fare questo � conosciuta come Short Run Digital Printing (SRDP). Sebbene le maggiori fabbriche di rotative per giornali non costruiscano SRDP, Kodak negli U.S.A., Oc� in Belgio, Fuji Xerox in Giappone e Agfa in Germania lo fanno”.

�”Invece di usare delle macchine a lastre, che devono stampare la stessa edizione per ogni lettore, le macchine SRDP stampano i giornali attraverso dei cilindri a getti d’ inchiostro. Per esempio la Dotrix di Agfa che pu� stampare 30,000 fogli tabloid (A4), in quadricromia all’ ora (500 pagine al minuto). Questa macchina costa circa un quarto di quelle tradizionali e richiede solo un addetto per metterla in moto e gestirla”.

“Attualmente – nota ancora Crosbie – , lo svantaggio � che gli inchiostri per l’ SRDP costano molto di pi� di quelli delle rotative tradizionali. Le macchina SRDP sono ora� economiche (sia come prezzo che come gestione) solo con quotidiani che hanno meno di 10.000 copie di diffusione – anche se questo numero dovrebbe raddoppiare in due anni e continuare a salire. Questo far� delle SRDP delle macchine economiche per circa 400 dei 1.450 quotidiani Usa, e il doppio sar� nel 2010”.

�”Secondo il VASP Group, oggi in Portogallo la SRDP viene usata per stampare The Washington Post, Folha de Sao Paulo, Tribune de Geneve, The Evening Standard e altri giornali nello stesso momento in cui questi giornali vengono stampati nelle proprie nazioni. Garantendo, e questa � la linea tradizionale, una edizione non individualizzata di questi gionali”.

“Tuttavia, conosco un quotidiano londinese che quest’ anno ha usato�l’ SRDP per distribuire edizioni individuali a circa 1.000 lettori, come�esperimento di contenuti in dividualizzati. La stampa tramigte�SRDP viene controllato da un computer e possiede una serie di templates dipagine di giornale e un data-base con i contenmuti�preferiti�dai singoli lettori. Questa tecnologia consente di cambiare anche la pubblicit� in ciascuna copia per seguire il genere, l’ et�, la residenza dei lettori…”

…Tutto questo – interviene Amy Gahran – mi fa pensare:�E se, invece di una strutturazione ampia e ”pesante”, con impianti centralizzati e reti di trasporto e distribuzione costose, i giornali (anche i grandi quotidiani) puntassero su strutture molto pi� piccole, geograficamente pi� distribuite e con impianti pi� vicini alle destinazioni finali dei giornali? Con i progresivi aumenti dei prezzi di energia e gasolio prevedibili nell’ immediato futuro e le pressioni montanti sulle industrie (inclusa quella del giornali) per tagliare le emissioni di carbonio, forse�i risparmi sulla stampa, la distribuzione e la consegna dei giornali – conclude Amy Gahran – potrebbero apparire�una ottima cosa, e nello stesso tempo offrire i vantaggi�in termini di ricavi di edizioni studiate sui lettori.