Il riconoscimento del premier croato e l’ intervento di Europapress holding (EPH), la più grande casa editrice della Croazia, che acquisisce la quota maggioritaria della proprietà del settimanale di Spalato
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Dopo due settimane di pausa forzata il Feral Tribune è tornato in edicola. Grazie all’ interessamento del premier croato e ad aiuti finanziari, spiega l’ Osservatorio sui Balcani in una intervista di Luka Zanoni ad Heni Erceg, caporedattrice del settimanale di Spalato.
Dopo due settimane di pausa forzata il Feral è di nuovo in edicola. Come siete riusciti a risolvere il problema del debito?
Siamo riusciti grazie all’interessamento del premier croato e ad aiuto finanziario, che allo stesso tempo ha risollevato il Feral i cui giornalisti, per motivi noti, per mesi non hanno ricevuto lo stipendio. Ma tutto questo ha testimoniato una cosa ancora più importante, cioé che alcune cose in Croazia stanno cambiando. Ed è in questo contesto che la dichiarazione del premier Sanader su come il Feral abbia fatto molto per creare democrazia e libertà in Croazia è stata oltre modo importante sia per noi che per lo spirito che regna nello Stato, dove una tale dichiarazione fino a poco tempo fa era del tutto impensabile. Ovviamente, il premier ha pensato nell’ottica della sua pragmatica politica, ma in ogni caso ha senso riconoscere che ha reagito come mai prima d’ora avevano fatto i suoi predecessori, e nemmeno il governo di coalizione.
Infine durante la seduta del 21 giugno a Zagabria è stata firmata una “Lettera di intenti” secondo la quale l’Europapress holding (EPH), la più grande casa editrice della Croazia, acquisisce la quota maggioritaria della proprietà del Feral Tribune, cioé dell’azienda “Cultura e illuminazione” che pubblica il giornale.