La trasparenza nei siti di social news
«Il principio della trasparenza è considerato da molti sostanziale per il successo della democrazia. Giorno dopo giorno, si richiede maggiore trasparenza a media, business e governo. I siti d’informazione sociale fanno dei passi verso questa direzione». Partendo da questa (condivisibile) premessa, su The Blog Herald Derek van Vliet offre una panoramica sulle modalità scelte dai maggiori siti di social news in quest’ambito. Digg esalta i voti positivi ma nasconde quelli negativi, dando così origine al fenomeno delle Bury Brigades, utenti che seppelliscono di voti negativi altri utenti o siti finchè questi non vengono definitivamente bloccati dal sistema. Netscape offre massima trasparenza alle preferenze degli iscritti, con il risultato che qualcuno se la prende sul serio per i commenti o i voti negativi, creando così risentimento e sfiducia in alcune aree della comunità . Reddit visualizza soltanto il numero dei voti positivi o negativi di una news item, non gli autori o i commenti, mentre Newsvine fa lo stesso ma ha solo l’opzione positiva (quelle negative sembrano vengano identificate come spam o inappropriate). Conclusione? È vero che ogni sito ha le proprie dinamiche interne, ma—suggerisce correttamente Derek van Vliet—un livello di trasparenza sempre maggiore sulle azioni degli utenti non può che far bene ai siti stessi e alla community at large. Il tutto ha intanto dato vita ad animate discussioni proprio su digg, dove il pezzo ha ricevuto parecchi voti positivi—forse come sorta di autogratificazione?