Ogni cittadino è un reporter: OhmyNews compie sette anni
Bernardo Parrella
Sette anni fa nasceva OhmyNews, primo progetto di citizen journalism estesosi rapidamente a livello internazionale dalla natia Corea del Sud. Basata sul motto “ogni cittadino è un reporter”, la testata all’inizio vantava 727 cittadini-repoter, oggi saliti a oltre 50.000 sparsi in circa 100 Paesi diversi. Nel tracciare il profilo del cammino fatto finora, diverso di anno in anno, il CEO Oh Yeon-ho ha parlato anche della conferenza sui new media svoltasi a febbraio a Parigi sotto l’egida dell’Unesco. Da cui sono emersi nuovi «case studies di nazioni, tra cui Egitto e Nepal, in cui la libertà d’informazione viene violata perfino nell’era di Internet». Ulteriore motivo per la creazione di un UGC (user generated content) che sia produttivo anche e soprattutto sotto quest’aspetto, e quindi basato su requisiti di credibilità , responsabilità , influenza e sostenibilità . Elementi che ha esplicitato in “10 pre-requisiti per il valore dell’UGC”. Aggiungendo che in realtà non si tratta d’altro che estendere quei concetti cruciali nati fin dall’insorgere della stampa e del giornalismo: «Nell’epoca dei new media, stiamo cercando risposte basate sui valori tradizionali della credibilità e della responsabilità , a riprova che si tratta sempre di elementi fondamentali…Noi puntiamo a creare contenuti produttivi e credibili a livello mondiale utilizzando le migliori infrastrutture di Rete e la massima libertà dei media».