QUOTIDIANI USA: CONTINUA IL CALO DELLA PUBBLICITA’ MENTRE IL TRAFFICO SUI SITI WEB E’ FERMO DA DUE ANNI
Nel 2007 i giornali dovrebbero perdere 3,5 miliardi di dollari – Colpito soprattutto il settore dei piccoli annunci – Anche se ci sono ancora dei margini di profitto, impressiona la velocità del calo
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Continuano ad arrivare brutte notizie per la stampa quotidiana Usa locale a pagamento. Qualche giorno fa la Newspaper Association of America (NAA ) ha annunciato che i ricavi pubblicitari nei primi due trimestri 2007 non erano mai stati così bassi da almeno dieci anni. Un arretramento dell’ 8,6% in rapporto allo stesso periodo del 2006. E questo malgrado un aumento dei ricavi della pubblicità su internet del 19% (796 milioni di dollari). E una economia americana che resta nonostante tutto in ottima forma.
A questo ritmo – osserva Jeff Mignon su mediacafé, i giornali dovrebbero perdere quest’ anno circa 3,5 miliardi di dollari.
Il calo maggiore sembra venire dal settore dei piccoli annunci. Le tre categorie – auto, immobiliare e lavoro – scendono del 14,8% in questa metà 2007 (6,8 miliardi di dollari rispetto agli 8 miliardi dello stesso periodo del 2006).
Alan Mutter – aggiunge Mignon – segnala (qui ) il fatto che il prio semestre generalmente rappresenta il 47% dei ricavi annuali. E quindi prevede che le entrate della stampa quotidiana scenderà dell’ 8% nel 2007. Dopo essere già calate del 3,7% nel 2006. Ricordiamo che il risultato del 2006 non ha impedito di ottenere dei profitti netti medi (prima delle imposte) del 20%. Restano quindi dei margini. Ma quello che impressiona è la velocità alla quale questa caduta si verifica.
D’ altra parte anche le notizie che vengono dalla rete non sembrano particolarmente incoraggianti. Uno studio del Joan Shorenstein Center on the Press, Politics and Public Policy, dell’ università di Harvard, (il PDF qui ), ci dice che il traffico della maggioranza dei siti dei quotidiani non è cresciuto durante l’ anno, anzi è sceso.
“… The websites of most other newspapers — whether in large, medium-sized, or small cities —have lost audience and their sites on average have substantially fewer visitors now than a year ago,” afferma la ricerca. Che prende in contropiede anche l’ annuncio (qui ) della NAA, che poi ha docuto amettere che il traffico sui siti online dei quotidiani Usa, nella gran parte dei casi, non è cresciuto negli ultimi due anni.
160 quotidiani sono stati analizzati dal Joan Shorenstein Center. L’ analisi vede, in realtà, degli aumenti del traffico sui siti di New York Times, Washington Post e USA Today (vedi il nostro articolo di qualche giorno fa). In generale, comunque, i siti dei giornali piccoli e medi sono in calo, a parte qualche caso.
Ricordiamo – conclude Mignon – che quasi la metà della popolazione online ha meno di 35 anni nei paesi occidentali. Come ho già detto altre volte su questo blog, ci vuole ben altro, per attirare questi giovani, che del copia/incolla dalla carta al web. Secondo me, la stampa si deve focalizzare sui cinquantenni e oltre e il web su quelli che hanno meno di 40 anni.
E questo vuol dire sviluppare dei contenuti e dei servizi adatti al web. E soprattutto, ancora una volta, attirare e saper conservare dei buoni creativi. I media hanno bisogno di molto di più che di semplici capacità di gestione. No?