I governi di vari paesi, anche democratici, continuano a indebolire il diritto alla riservatezza sulle fonti – Una ricerca di Privacy International
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Un osservatorio privato lancia un allarme denunciando che le protezioni contro la rivelazione delle fonti giornalistiche vengono progressivamente indebolite dai governi in varie parti del mondo, inclusi quelli delle nazioni democratiche.
Privacy Internacional ha annunciato che ‘’il bisogno di protezione legale è andato crescendo’’ e che ‘’negli ultimi pochi anni, nuove leggi sono state adottate in molti paesi’’. Tuttavia nel suo studio, intitolato ‘Silencing Sources’, l’ organizzazione ha notato anche che ‘’in molte giurisdizioni, quelle prtotezioni sono state indebolite soprattutto dal ricorso regolare alle perquisizioni nelle redazioni e nelle abitazioni dei giornalisti perché pochi di loro hanno una specifica protezione legale contro le perquisizioni in ambito giornalistico’’.
Reagendo a questo studio, la Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ), ha spiegato di essere allarmata da questo ‘’inaccettabile livello di intrusione da parte delle autorità governative sui contenuti dei media’’.
Privacy International ha detto che ‘pochi paesi prevedono una protezione per le fonti stesse, una volt ache esse siano state identificate’’. Mentre ‘’più di 40 paesi prevedono una protezione per gli informatori, ma solo pochissimi di loro autorizzano ad aprirsi con i media’’.
(via Inquirer.net, EJC)