Sul cellulare un interprete virtuale


Il gruppo elettronico giapponese NEC ha messo a punto un programma che riconosce la pronuncia di 50.000 parole giapponesi e le trascrive sullo schermo del cellulare tradotte in inglese – Il sistema per ora è concepito per aiutare un giapponese non anglofobo a trovare delle parole in inglese in occasione di una conversazione con uno straniero ma non è ancora in grado di effettuare delle traduzioni simultanee di vere conversazioni

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Il gruppo elettronico giapponese NEC ha presentato venerdì a Tokio un telefono portatile che ha al suo interno un programma di traduzione semivocale istantaneo inglese-giapponese.

Lo ha annunciato France24.com sulla base di una notizia dellÂ’ AFP.

NEC, che ha già sviluppato questo tipo di funzioni sui suoi pc portatili, ha spiegato di essere riuscita a migliorare le performances dei suoi motori di riconoscimento e di traduzione in maniera tale che un cellulare è ora capace di effettuare ugualmente i complessi trattamenti richiesti nonostante una potenza di calcolo limitata.

Il programma è in grado di riconoscere la pronuncia di 50.000 termini giapponesi e può così tracciare immediatamente sullo schermo la traduzione in inglese di una frase pronunciata in tale lingua.

Il sistema è concepito in particolare per aiutare un giapponese non anglofono a trovare delle parole in occasione di una conversazione con uno straniero, ma non è ancora in grado di effettuare delle traduzioni simultanee di una intera conversazione telefonica. E’ quindi perfetto per trascrivere nella lingua di Shakespeare delle frasi tipo ‘’Dov’ è la stazione della metropolitana più vicina?’’, pronunciate in giapponese.

NEC afferma di voler spingere più a fondo le ricerche in questo campo ‘’in modo che in futuro tutti possano comunicare con tutti senza nessun ostacolo’’, grazie allo sviluppo delle tecnologie.

NEC non è la sola a lavorare su questo tipo di interprete virtuale.

La Sharp, in particolare, aveva presentato l’ anno scorso un prototipo di piccolo assistente elettronico che offriva più o meno le stesse funzionalità di riconoscimento vocale e traduzione scritte di frasi.

Servizi online che funzionano sulla base di programmi analoghi e ugualmente destinati ai cellulari hanno fatto recentemente la loro comparsa in Giappone come componenti di alcuni modelli di terminali di alta gamma.