SUL WEB ANCHE I NECROLOGI 2.0

MyDeathSpace.com: la comunità virtuale MySpace ora ha anche i suoi necrologi – Circa 24 segnalazioni di decessi ogni giorno arrivano alla sezione funebre del sito – Ciascun membro della comunità, segnala Benoit Raphael nel suo blog, può liberamente ‘postareÂ’ i suoi Â’obituariesÂ’ – Come un luogo virtuale diventa uno spazio di vita e Â… genera in maniera naturale i suoi media

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Con “My Death Space” il Web 2.0 arriva a toccare anche lo spazio funebre.

Lo segnala in un post sul suo blog, Demain tous journalistes?, Benoit Raphael, raccontando come il sito recensisca i membri di MySpace che rendono lÂ’ anima al Signore.

Acquisita da Newscorps di Murdoch, MySpace ha incontrato un tale successo che la sua versione funebre registra circa 24 segnalazioni di decessi al giorno.

Si tratta, più o meno, di una sorta di spazio della memoria dedicato ai componenti della rete sociale più popolare del web.

Gli internauti possono sottoporre liberamente la notizia di un decesso, indicando semplicemente il nome del personaggio morto, la causa della morte, la sua foto, il suo sito su MySpace e un piccolo messaggio in ricordo. E chiunque può lasciare dei commenti.

Non si sa bene – rileva Benoit Raphael – che genere di verifica vengano fatte. Essendo comunque i membri di MySpace molto giovani, si tratta prevalentemente di incideti, di delitti e di suicidi. Cosa che conferisce un tono particolarmente sinistro agli elenchi di My Death Space.
E per non smentirsi, anche la grafica del sito è di gusto un po’ pesante. Stile Tim Burton: si flirta visibilmente con l’ humour nero. I familiari delle vittime probabilmente apprezzeranno.

Ma il sito – aggiunte il giornalista francese – non rifiuta il dibatito e si apre alle critiche.
Qualcuno si chiede se si tratti di business del funebre oppure di necrologi web 2.0

In ogni caso, se si esclude l’ abbigliamento gotico, la pubblicazione dello stato civile di una comunità non ha niente di nuovo. Di solito nei quotidiani locali quelle dei necrologi sono le pagine più lette.

I giornali a questo punto – si chiede Raphael – dovrebbero trarre ispirazione da questo tipo di iniziative e creare anchÂ’ essi delle pagine online per le necrologie di taglio collaborativi (aggiungendo comunque anche le sezion nascite e matrimoni)?

Ma quello che qui è più interessante – conclude il collega francese – è il suo sfruttamento nel quadro di una comunità virtuale. MySpace si è talmente integrata nel quotidiano di milioni di americani che bisognerà aspettarsi sempre di più la nascita di ‘’media’’ dedicati all’ attualità interna alla comunità. In pratica come un luogo virtuale diventa uno spazio di vita e … genera in maniera naturale i suoi media.

Si ripeterà lo stesso fenonomeno registrato nel mondo virtuale Second Life. E non è che l’ inizio.