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E’ stato appena lanciato un nuovo strumento semantico (vedi Lsdi, Giornalismo semantico, una serie di esperimenti) che potrebbe essere molto utile ai giornalisti.
Si tratta di Evri.com, una start-up Usa, che punta a “raccogliere il meglio di video, foto e articoli d’ informazione” sul web utilizzando connessioni semantiche per aiutare chi sta facendo delle ricerche a scoprire più facilmente connessioni e intrecci.
Il sito è ancora nella fase beta (si può chiedere di essere registrati qui).
Più che essere usato per trovare delle informazioni – spiega Nicolas Kaiser-Bril sul suo blog – Evri.com può essere utile soprattutto per organizzarle. Per i giornalisti, in particolare, potrebbe sostituire Wikipedia come prima tappa per sfoltire un argomento e diventare uno dei primi strumenti di giornalismo semantico.
Kaiser-Bril costruisce sul suo sito un esempio con Vladimir Potanin, un oligarca russo che non ha una pagina su Wiki in francese e la cui pagina sul Wiki in italiano è stata cancellata .
Ripetendo l’ esperimento si ottiene questo quadro delle relazioni fra di lui, le sue aziende e i suoi colleghi,
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Per il momento – sottolinea Kaiser-Bril – Evri.com non è completa: ad esempio, sempre restando all’ esempio Potanin, fra i dati che lo riguardano non viene citata Prof-Media, la holding che raggruppa VH1 Russia, MTV Russia, Rambler.ru, oltre ad altre emittenti e ad alcune sale cinematografiche. Che non è una mancanza da poco. Ma comunque, a differenza di altri servizi semantici (come ad esempio Powerset), per lo meno – conclude Kaiser-Bril – non ci fa rimpiangere Wikipedia.
Il fondatore di Evri Neil Roseman (ex vicepresidente del settore Technology di Amazon) ha spiegato che esso non è un motore di ricerca. Diversamente da Mahalo, il motore di ricerca “umanizzato”, Evri funziona attraverso un algoritmo.
Roseman presenta Evri in questo filmato: http://link.brightcove.com/services/link/bcpid452319854/bctid1576332516