Francia: gli editori scommettono ancora sui quotidiani regionali
Una nuova formula per Le Télégramme, una ventina di passaggi di mano in tre anni e una forte propensione a puntare sulla qualità fanno pensare che il declino della cosiddetta PQR (la stampa quotidiana regionale) non sia un fenomeno generalizzato
———
Il ”declino della stampa quotidiana regionale non deve essere visto in maniera assoluta". Lo hanno affermato Edouard Coudurier, presidente, e Hubert Coudurier, amministratore e direttore giornalistico di Le Télégramme, in occasione del lancio della nuova formula del quotidiano, scattata il 29 gennaio.
La diffusione dei quotidiani regionali è calata di circa 700.000 copie in dieci anni – hanno aggiunto, secondo quanto riporta Le Monde – ma ci sono anche degli esempi contrari.
Così – scrive ancora Le Monde -, Le Télégramme ha superato nel 2007 il tetto delle 200.000 copie – di cui il 75% distribuite in abbonamento a domicilio – , con un aumento della diffusione dello 0,7%. "Sul piano capitalistico, il mondo della stampa attraversa un periodo di forte concentrazione, che potrebbe nuocere, a lungo termine, al pluralismo dell’ informazione, ma è un elemento chiave della democrazia’’, hanno aggiunto i Coudurier.
(…)
Il gruppo ha realizzato un fatturato di 125 milioni di euro nel 2007, per un risultato netto di 4,7 milioni di euro, in leggero calo a causa della debolezza del mercato pubblicitario. Ma si è ampiamente diversificato: il quotidiano, Le Télégramme, che rappresentava il 100 % dell’ attività dieci anni fa, conta oggi per i due terzi, mntre il restante terzo comprende il Web, la pubblicità, una tv, ecc.
"Non avevo mai sentito parlare della necessità di qualità editoriale quanto in questi ultimi mesi", nota Jean-Clément Texier, banchiere specialista in media.
"Se si paragona la nostra stampa quotidiana regionale a quella di altre regioni di Europa, si dimostra assolutamnete povera e molto lontana dal gusto del tempo. La nuova generazione è convinta che la redditività e la riconquista di uno spazio importante passano attraverso il miglioramento della qualità e della leggibilità dei gornali", prosegue Texier.
E questi ultimi mesi anno visto diversi cambiamenti capitalistici nella stampa regionale, con circa 750-800 milioni di euro investiti e un forte ringiovanimento dei quadri.
"UN RUOLO DI PROSSIMITA’"
Rémi Godeau, ex corrispondente del Figaro a Londra e à Londres, e prima redattore capo delle pagines economiche, ha fatto il grande salto. Da gennaio è redattore capo dell’ ‘Est Républicain (gruppo Ebra). "La stampa quotidiana regionale si deve reinventare e ci sono molte strade da esplorare", spiega.
Fra i numerosi giornalisti richiamati dall’ avventura nei quotidiani regionali, Hedi Dahmani, (ex redattore capo del settimanale Tele Loisirs e della rivista popolare Voici, e da qualche giorno capo delle redazioni marsigliesi del Gruppo La Provence, dice di essere ”affascinato dalla stampa popolare di qualità", che – afferma – "ha un grande ruolo di prossimità e di decriptaggio da giocare".
Il gruppo La Provence è passato in agosto al Gruppo Hersant Média (GHM) con il gruppo Nice-Matin (Nice-Matin, Var-Matin, Corse-Matin) per 160 milioni di euro (…) e in tre anni sono complessivamente una ventina i quotidiani regionali che sono passati di mano.