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La scomparsa del giornalismo d’ inchiesta “è una tragedia per l’ America”, secondo Eric Schmidt, il boss di Google, che – segnala Eric Sherer su mediawatch, il blog di Afp – ha appena evocato di nuovo — questa volta in termini più chiari — il problema democratico posto dalla scomparsa di questo tipo di giornalismo.
"Sono molto inquieto”, ha detto Schmidt, spiegando in sostanza che niente fa presagire, almeno per il momento, che I media riusciranno alla fine a monetizzare adeguatamente la loro audience sul web.
Cercando di spiegare i problemi dei giornali americani, il cui futuro gli sembra "particolarmente cupo", Schmidt evoca tre cause:
- l’ erosione degli annunci economici (Google ne ha risucchiato una parte: "Mi pare che qui noi siamo una parte del problema")
- i costi della stampa
- il declino della pubblicità non mirata.
L’ ho già detto altre volte – rileva Scherer -. Google, che oggi riconosce di essere una parte del problema, deve svolgere un ruolo nella situazione . Queste ultime dichiarazioni di Eric Scmidt e l’ imoegno di Google nella riflessione condotta da due think-tanks americani sull’ impatto del gigante di Mountain View dovrebbe cambiare il quadro.
Recentemente si sono anche sviluppate delle discussioni interessanti sul ruolo eventuale di Google su:
- Ospitare i siti dei giornali (Jeff Jarvis – Buzzmachine) (vedi anche Lsdi, Perché non lasciare a Google… )
- Racheter le NYT (seekingalpha)
- Posséder AP
(Tra l’ altro, secondo il WSJ di giovedì scorso, Google sta per lanciarsi nell’ avventura del venture-capital e del finanziamento di nuove iniziative)