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I blog influiscono sul giornalismo ma non per la qualità


Una ricerca compiuta da un gruppo Usa riconosce un impatto significativo dei blog sulla reattività e sulla rapidità del lavoro dei giornalisti americani, ma non sulla qualità del giornalismo tradizionale

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La grande maggioranza dei giornalisti americani ritengono che i blog abbiano un impatto significativo sulla reattività e sulla rapidità del loro lavoro e forniscono delle idee e dei punti di vista diversi, ma sono convinti che essi non influiscano – in bene o in male – sulla qualità del giornalismo tradizionale.
Lo annuncia MediaPost, spiegando che si tratta dei risultati di una ricerca compiuta da Brodeur, un gruppo Usa che si occupa di comunicazione strategica .

La ricerca ha interessato 180 reporter e redattori di varie zone degli Stati Uniti e si è svolta nella seconda metà di dicembre.
Più o meno il 43% degli interpellati ha detto che i “new media” (blog e social network) hanno un impatto ‘’forte’’ o ‘’discreto’’ sulla qualità della copertura, il grosso dei giornalisti (almeno il 56%) ritengono invece che questo impatto non sia ‘’molto’’ o sia ‘’niente affatto’’ significatitivo.

In particolare la ricerca ha messo in risalto vari elementi:

I Blog sono una fonte costante per i giornalisti. Più dei tre quarti dei redattori considera I blog un aiuto nell’ individuazione di idée, storie e punti di vista.
Circa il 70% consultano le proprie liste dib log in maniera costante. Più di uno su cinque (20.9%) racconta di impegnare circa un’ ora di tempo al giorno per consultarli. E un totale di circa 3 su 5 (57.1%) ammette di leggere blog almeno due o tre volte alla settimana.
I giornalisti stanno partecipando sempre più attivamente alla vita della blogosfera. Uno su quattro (27.7%) ha un suo blog e quasi uno su cinque (16.3%) ha una sua pagina su un sito di social networking. Circa metà degli interpellati (47.5%) sostiene di essere soprattutto dei visitatori, ma di lasciare commenti raramente.
La maggioranza dei giornalisti pensano che i blog stanno avendo un impatto significativo sul fare informazione in tutte le aree tranne che in quella della qualità delle notizie. hL’ impatto maggiore è stato sulla velocità e la disponibilità delle informazioni. Una metà dice che i blog hanno avuto un impato significativo sul ‘’tono’’ (61.8%) e sulla “direzione editoriale” (51.1%) del fare informazione giornalistica.

“Come ogni fenomeno sociale, la blogosfera è diventata una fonte per I giornalisti’’, spiega Johnson, capo della pianificazione strategica a Brodeur, ‘’ma i cronisti continuano a creare le loro storie andando in giro, sviluppando le loro idee e parlando con le loro fonti’’. “La coda della blogosfera non sta muovendo il corpo dei media, almeno non ancora’’, aggiunge.

Una copia completa del Rapporto può essere chiesta a Jerry Johnson a: jjohnson@brodeur.com.

Per maggiori informazioni contattare Tracey Collins: traceyanncollins@gmail.com

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