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Se i giornali in occidente soffrono per il declino della pubblicità e altri problemi finanziari e la loro stabilità economica sembra in pericolo, gli investitori asiatici o del Medio Oriente potrebbero essere in grado di aiutarli. Lo rileva Philip Stone su FTM, raccontando che, come diverse banche europeee e americane si sono rivolte verso l’ Asia e il MO per alleggerire le sofferenze dovute alla crisi dei subprime, il gruppo britannico Johnston Press ha avuto una idea analoga.
Il gruppo editoriale, che pubblica 300 testate regionali e locali in UK, otterrà 42,7 milioni di sterline per cedere il 20% della società dalla Usaha Targas investment company, che fa capo ad Ananada Krisnan, considerato al secondo posto della classifica degli uomini più ricchi della Malesia e al 116° posto nel mondo, secondo Forbes.
La Johnston Press sta raccogliendo anche altri 169,6 milioni di sterline attraverso altre operazioni di borsa effettuate in occasione dell’ annuncio. “Naturalmente – osserva STone – l’ investimento malaysiano non è della stessa scala dei miliardi che vengono pompati nelle banche americane ed europee dai Fondi di investimento asiatici o del Medio Oriente – alcun di natura privata, altri di proprietàm statale – ma il concetto è analogo. Se hai bisogno di soldi per equilibrare i bilanciin questo periodo è in Asia e in Medio Oriente che i soldi sono disponibili in abbondanza”.
E per gli investitori mediorientali e asiatici si tratta di “spiccioli”, precisa Stone, sottolineando che se qualche investitore si spaventa per i cattivi risultati della stampa, c’ è sempre il boom dell’ online che può compensare.
(via SFNblog)