Il giornalismo partecipativo è solo un mito?
Secondo le rilevazioni compiute da uno studente di statistica su Rue89, uno dei principali siti d’ informazione online francesi, solo lo 0,075% dei lettori avrebbe concretamente dato finora segni di partecipazione al sito
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La partecipazione degli utenti alla vita dei siti online è solo un mito? La domanda viene a galla leggendo i risultati di una rilevazione compiuta da uno studente in statistica sul sito più rappresentativo del giornalismo partecipativo in Francia, Rue89. Infatti, come titola sul suo blog Narvic, solo lo 0,075% dei lettori avrebbe concretamente dato segni di partecipazione al sito.
Sono stati gli stessi dirigenti del sito a decidere di affidare a un ricercatore un lavoro di analisi in profondità dei dati sugli utenti e, soprattutto, cosa che è molto rara, sugli autori dei commenti.
Secondo Narvic i risultati di questa ricerca avrebbero dato una conferma ma anche una sopresa, che intacca il fantasmo del web-agora, espressione delle democrazia diretta. Si sapeva già – osserva – che meno dell’ 1% dei lettori di un sito fanno dei commenti (per Rue89, sono lo 0,75%). La suorpresa è che l’ 80% dei commenti vengono lasciati da solo il 10% dei commentatori, e quindi, alla fine, dallo 0,075% dei lettori!
Al di là della concretezza della “scommessa partecipativa”, che sembra largamente evanescente – commenta Narvic – si pone anche la questione della rappresentatività di una « commentosfera » dall’ ampiezza tanto ridotta.
Comunque, aggiunge Narvic, le cifre ( vedi quelle pubblicate ad esempio da VinceDeg sur Rue89 (« Riverains de Rue89, qui êtes-vous ? ») sono chiare:
600.000 visitatori al mese
45.000 utilizzatori registrati
8.500 di essi soltanto sono attivi
4.500 hanno pubblicato per lo meno un commento
15.000 iscritti hanno lasciato almeno un commento dalla creazione del sito, avvenuta un po’ più di un anno fa.