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Non c’ è una riduzione degli addetti nell’ industria giornalistica: lo ha detto il presidente del Guardian Media Group qualche giorno fa parlando alla Commissione Comunicazione della Camera dei Lord. Lo riporta un articolo di Journalism.co.uk.
I dati – ha detto fra l’ altro Paul Myners – mostrano che il settore non è in declino, nonostante la percezione di una caduta del numero dei dipendenti dei giornali britannici.
Le pressioni economiche sul settore, ha aggiunto Myners, spostano i giornalisti su nuove piattaforme piuttosto che spingerli fuori dell’ editoria.
"Se ci si riferisce al giornalismo in senso ampio – ha aggiutnto – io penso che non ci sia declino, ma che i giornalisti si stiano spostando verso media diversi. Stanno lavorando online, sui blog, in radio, stanno lavorando nelle televisioni locali”.
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Per dare conferma al suo punto di vista Myners ha ricordato che il Guardian Media Group ha assegnato 60 nuovi giornalisti alle sue testate nazionali negli ultimi 12 mesi per soddisfare il bisogno di una readership che cambia e che si sta spostando molto sull’ online.
"Perché lo abbiamo fatto? Perché la direzione vuole realmente promuovere i nostri contenuti digitali”, ha spiegato.
Jeremy Dear, segretario generale della National Union of Journalists (NUJ), il sindacato nazionale dei giornalisti, non è d’ accordo con le valutazioni di Myners. E ha detto a Journalism.co.uk che, nonostante un aumento dei giornalisti che lavorano in UK negli ultimi cinque anni, gli organici vengono utilizzati per più media, sempre di più.
Dear ha aggiunto che l’ impegno delle redazioni nell’ industria dei giornali non può essere messo in ombra dall’ aumento delle opportunità di lavoro per i giornalisti nei nuovi media.
"Un numero sempre più piccolo di giornalisti sono sotto pressione per produrre sempre maggiori contenuti per più piattaforme, più pagine… e alla fine succede che nonostante gli sforzi dei direttori e delle redazioni la qualità del giornalismo viene compromessa”.
Secondo il presidente di GMG, la proporzione di giornalisti all’ Observer e al Guardian che seguono le questioni internazionali è cresciuto riflettendo la diversificazione dei nostri lettori provocata dal web”. E ha citato il lancio del sito web del Guardian America come chiave di questo cambiamento dei lettori, spiegando che lo leggono più persone di quante leggessero l’ edizione cartacea della testata in UK.
"Non siamo più un giornale provinciale ma siamo diventati, sul web, una voce liberal internazionale” ha aggiunto.
In febbraio Guardian.co.uk ha registrato 19,519,923 utenti unici, diventando il più popolare sito web di giornale in UK, secondo i dati diffusi dall’ Audit Bureau of Circulations Electronic (ABCE).