Il sito online del WSJ resterà a pagamento
Contrordine di Murdoch rispetto all’ ipotesi di un accesso completamente gratuito, come è avvento col sito online del New York Times – Il giornale finanziario in procinto di lasciare Wall Street?
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Mentre comincia a circolare la voce secondo cui Murdoch vorrebbe spostare la redazione del suo gioiellino, il Wall Street Journal, lontano da Wall Street (vedi Editors&Publishers – 3137 ), Philip M. Stone su FollowTheMedia, nota che ‘’alla fine’’ il boss australiano dei media ‘’ha dovuto soccombere al principio secondo cui i ricchi preferiscono pagare e avere notizie finanziarie in esclusiva’’.
Riferendosi al contrordine di Murdoch circa l’ ipotesi di un accesso gratuito generale al sito online del WSJ, (vedi Lsdi, Il dilemma pagamento/gratuito ), Stone cita un vecchio detto del mondo finanziario anglosassone che suono più o meno così: ‘’Chi ha la notizia per primo ha il potere, chi l’ ha per secondo resta spesso senza potere’’.
‘’E’ per questo che Reuters o Bloomberg hanno fatto soldi a palate vendendo le loro notizie finanziarie a chi era in grado di pagare – commenta Stone – . Quando noi vediamo il grosso delle notizie economiche sul web gratuitamente, è troppo tardi per prendere quelle decisioni di vendita/acquisto che consentono di fare gli ultimi quattrini o di bloccare le perdite a chi ha pagato per entrare sul mercato per primi’’.
Alcune sezioni del giornale online saranno gratuite, ma il grosso dell’ informazione finanziaria di prima linea resterà coperta dall’ abbonamento che, anzi, sembra destinato ad aumentare, ‘’con l’obiettivo di spremere ulteriore valore dai quasi 800.000 abbonati’’, commenta Roberto Venturini sul suo blog .
L’abbonamento a WSJ.com costa oggi 79 dollari, la stessa cifra dell’abbonamento alla versione cartacea. Abbonarsi invece alle due edizioni costa 99 dollari.