Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Cominciano a soffrire anche i quotidiani gratuiti

L' andamento delle azioni Il gruppo Metro International, primo editore di free press al mondo – 23 milioni di copie in 23 paesi – registra nel primo quadrimestre del 2008 un calo dei ricavi del 6,1% (a 73,4 milioni di euro) – I “gratuiti” hanno di fronte gli stessi problemi dei giornali a pagamento: calo delle inserzioni pubblicitarie e forte concorrenza degli altri quotidiani gratuiti – Così anche il gruppo editoriale svedese sta cominciando a pianificare tagli e ha deciso di ricorrere all’ online

———-

Metro International SA, il primo e più grande editore di giornali gratuiti del mondo, ha annunciato che registrerà una perdita del 6,1% dei ricavi nel primo quadrimestre dell’ anno, con un fatturato di 73,4 milioni di euro.

Lo rende noto il Wall Street Journal  spiegando che il gruppo editoriale – che ha una diffusione di 23 milioni di copie in 23 paesi – ha risentito degli stessi problemi dei giornali a pagamento: un calo nella pubblicità e la concorrenza degli altri giornali gratuiti.

Così, proprio come gli altri quotidiani, Metro sta tagliando posti di lavoro e pianificando di incrementare l’ impegno nell’ online.

Il mese scorso è stato lanciato un sito internet che – sperano i vertici editoriali – dovrebbe raccogliere altra pubblicità.

Dalla sua comparsa nel 1995 Metro è cresciuto rapidamente, facendo incetta di lettori, inserzionisti e ricavi dai bacini dei giornali tradizionali in 70 città. Per la propria sopravvivenza comunque i giornali si basano unicamente sulla pubblicità e questo li rende particolarmente vulnerabili in caso di recessione pubblicitaria.