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Metro International espande la sua strategia operativa, creando una sorta di agenzia centrale di produzione giornalistica, nel tentativo di rafforzare la quantità di contenuti originali nelle sue edizioni internazionali. Lo ha annunciato Journalism.co.uk ricordando comunque che l’ editore ha registrato nell’ ultimo quadrimestre un calo dell’ 83% sui ricavi lordi, dovuto in parte alla caduta degli investimenti pubblicitari e in parte alla crisi economica generale.
Per la nuova struttura redazionale Metro utilizzerà 12 giornalisti, che – racconta sfnblog – concentreranno i loro sforzi su notizie interessanti provenienti da ogni parte del mondo.
Mikael Jensen, Ceo di Metro International, ha rilevato che l’ obbiettivo del progetto è di rafforzare il team editoriale centrale.
“Nella competizione sul mercato dei gratuiti bisogna assicurarsi di essere il giornale che la gente prende per primo e per questo hai bisogno di qualità. Noi stiamo facendo proprio questo: aggiungere contenuti che difficilmente i nostri concorrenti potranno avere, perché noi possiamo davvero offrire ai lettori un quadro globale. Se, ad esempio, Al Gore dà una intervista a noi, sa che raggiungerà 23 milioni di persone, e non è poco”, ha aggiunto Jensen a Journalism.co.uk.
La nuova struttura redazionale affronterà soprattutto ambiente, salute, celebrtà e bellezza.