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Una mappa per difendersi dai rischi del Web

Un rapporto della McAfee sui domini più pericolosi della rete rivela che i pericoli continuano a soffiare da est – Hong Kong il TLD più pericoloso, mentre la palma di dominio più sicuro spetta alla Finlandia, con lo 0,05% – L’ Italia è al 24/o posto, con una percentuale di rischio dell’ 1,63%

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(a.f.) – Il pericolo in rete soffia da Est. Come un Ulisse post-moderno, infatti, il navigatore telematico deve difendersi dai richiami ammalianti dei domini targati Hong Kong (.hk), Cina (.cn), Filippine (.ph), Romania (.ro) e Russia (.ru), le cui sirene nascondono dietro il proprio canto aleatorio virus, spyware, spam, pop-up e quant’altro di più rischioso e fastidioso il Web ha da riservare agli incauti internauti.

A sostenerlo è McAfee, azienda che si occupa di sicurezza sul Web, che in questi giorni ha pubblicato “Mapping the Mal Web, Revisited”, il suo secondo rapporto sui domini più pericolosi disseminati lungo l’intricatissima, subdola rete on-line. Lo studio si basa sull’analisi di 9,9 milioni di siti Web, che insieme rappresentano oltre il 95% del traffico on-line generale, riconducibili sia a domini nazionali (ad esempio, .it per l’Italia) che generici (.com piuttosto che .info).

Secondo le stime fornite da McAfee, dei 265 Top Level Domains (TLD) presi in esame, quello di Hong Kong risulta il più pericoloso, con un allarmante 19,5%, ovvero una possibilità su cinque di finire tra le reti della cyber-pirateria, mentre la palma di dominio più sicuro spetta alla Finlandia con un esiguo 0,05%. L’Italia, dal canto suo, si piazza 24esima, ostentando un modesto 1,63%. Tra i domini generici, invece, il più infimo è il .info (11,8%), seguito dal .net, mentre i più sicuri sono i .gov (0,05%).

In definitiva, il rapporto rivela una distribuzione inequanime del rischio in rete, che risulta prevalentemente concentrato in soli dieci domini infetti e contagiosi, terra virtuale di hacker, spammer e sordide sirene.

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