———-
(via Bizreport.com )
I giornali devono fare qualcosa di veramente innovativo per “pescare†fra i nuovi lettori e gli editori devono focalizzare i loro sforzi in direzione di due gruppi specifici: i giovani, utenti di internet, e gli anziani, lettori di giornali a stampa.
Una recente ricerca compiuta da comScore ha analizzato un campione di 400 lettori di notizie scoprendo che circa la metà di quelli di età fra i 18 e i 44 anni sono dei forti consumatori di notizie, ma molto pochi fra di essi sono lettori di giornali. A cui preferiscono le fonti online gratuite. In particolare, leggono le versioni online dei loro giornali locali e nazionali così come i blog di informazione e di politica. Anche la tv e i siti web di informazione sono piuttosto popolari.
Anche la generazione più anziana, il segmento di età fra i 45 e i 65 anni, registra forti consumatori di informazione ma il grosso di questo gruppo si informa leggendo i giornali a stampa.
Per i giornali – spiega BIzreport.com – questi dati possono essere scoraggianti e comunque segnalano con forza la necessità di rilanciare e riorganizzare i contenuti che i giornali offrono alla loro readership.
Per gli uomini del marketing tutto questo significa invece che la pubblicità ha bisogno di cambiare, rinunciando a campagne standard e cercando invece di andare in sintonia con i lettori. In pratica quella sui giornali dovrebbe essere pubblicità destinata soprattutto ai lettori anziani. Mentre delle versioni diverse dovrebbero essere realizzate per i siti online.