11 Settembre: una mega inchiesta francese smentisce le teorie del complotto
La redazione di Rue 89, noto sito di giornalismo partecipativo, e una trentina di studenti del CFJ (Centro di formazione dei giornalisti), una delle principali scuole di giornalismo francesi, hanno ripreso tutti gli argomenti al centro di queste teorie, interrogando testimoni oculari e specialisti, ma la conclusione è netta: i portatori di queste teorie non sono stati in grado di offrire nessuna prova razionale e consistente dell’ esistenza di un qualche reale complotto
(disegno di Hervé Fell)
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La redazione di Rue 89, noto sito di giornalismo partecipativo, e gli studenti del CFJ (Centro di formazione dei giornalisti), una delle principali scuole di giornalismo francesi, hanno realizzato una grande inchiesta sulle teorie del complotto fiorite in abbondanza dopo gli attentati dell’ 11 settembre.
Limitarsi a screditare quelli che difendono, spesso con passione, le tantissime ipotesi complottiste, senza mai contestarle punto per punto, è un grave errore. Piuttosto – spiega fra gli altri Narvic in una sua nota – bisogna rispondere ai complottisti, punto per punto, pazientemente. Con serietà, raziocinio e metodo. E’ il solo modo – aggiunge – per non continuare ad alimentare ancora il profondo movimento di sfiducia generalizzata di cui quelle teorie sono testimonianza.
Ed e’ quello a cui puntava questa grande impresa di ‘’disintossicazione’’ realizzata da Rue89 e CFJ.
Giornalisti e studenti hanno ripreso gli argomenti al centro di queste teorie e hanno interrogato testimoni oculari e specialisti per rispondere ad essi punto per punto: ingegneri ed esperti in edilizia, piloti di linea, esperti aeronautici e di incidenti aerei, specialisti della lotta antiterrorismo e membri dei servizi segreti e, infine, ricercatori di scienze sociali.
La conclusione è netta: i complottisti non sono stati in grado di offrire nessuna prova razionale e consistente dell’ esistenza di un qualche complotto. Nessuna delle loro investigazioni rimette in causa in maniera seria la versione ammessa correntemente.
L’ obbiettivo dell’ inchiesta era anche far emergere ‘’il metodo’’ dei cospirazionisti: mettere in dubbio (e spesso su questioni di dettaglio), senza mai poter provare niente, porre dei problemi (presentati come ‘’spiacevoli’’) ma non offrire mai la minima risposta, razionale e che stia in piedi.
L’ inchiesta si articola in otto capitoli, che affrontano i vari segmenti della vicenda e analizzano le teorie complottiste, dal crollo delle Torri Gemelle (che alcuni ritengono una operazione ‘’controllata’’), al famoso ‘Volo 93’ (che secondo alcuni potrebbe essere stato abbattuto dall’ esercito), fino al presunto missile contro il Pentagono e alla teoria secondo cui i vertici del potere Usa ‘’sapessero’’ cosa stava per accadere.
Due capitoli infine ricostruiscono come le teorie del complotto si siano diffuse nel mondo e infine e il metodo che sta alla base dei discorsi complottisti.