Agoravox Italia, cinque mesi di giornalismo partecipativo
Cresce AgoraVox Italia superando, in cinque mesi, il tetto dei 100.000 contatti unici mensili.
Il giornale online, nato in Francia quattro anni fa, ideato da Carlo Revelli e diretto da Francesco Piccinini, si sta affermando sempre più come una solida realtà, dando sostanza al progetto di sperimentare anche in Italia delle forme di giornalismo partecipativo che in altri paesi sono già piuttosto avanti.
Da settembre, AgoraVox Italia è a tutti gli effetti una nuova fonte di informazione che si affianca ai media tradizionali. Una fonte che cerca di dare una visione alternativa, dal basso, ai fatti di cronaca, e che, grazie ai suoi reporter da tutta Italia (e non solo), è riuscita a far filtrare quasi 4000 notizie (nelle loro diverse declinazioni: articoli, foto, video, audio) alternative al mainstream.
In questi mesi, in particolare – spiega Piccinini – AgoraVox Italia ha messo al centro del dibattito nel web la nuova legge riguardante gli Appalti Pubblici, ed è in prima linea per quanto riguarda la lotta alle mafie, sia per i contributi dei reporter, che grazie alla rubrica di Radiomafiopoli di Giulio Cavalli, autore e attore minacciato dalla Mafia. E poi economia, musica, ambiente, letteratura…
‘’Con questo – aggiunge il direttore – non si vuol dire che AgoraVox Italia non sia migliorabile, anzi lo è sicuramente, ma la passione con cui tutti i redattori cercano di farlo crescere pur senza mezzi e ricompense, al di fuori della soddisfazione personale, è sicuramente una garanzia di successo’’.