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Continua ad attirare la via della carta

mammabakchich Due riviste satiriche, una italiana e una francese, hanno deciso in questi giorni di affiancare delle edizioni cartacee ai siti online – Per motivi economici, soprattutto – ‘’Mamma!’’ spera nel sostegno concreto dei lettori attraverso dei microabbonamenti (3 numeri a 20 euro), mentre ‘’Bakchich’’ si affida alla carta per non portare i libri contabili in Tribunale

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La carta ha ancora un forte appeal. Continua a crescere il numero di testate che alla rete affiancano delle edizioni cartacee, anche perché dalla carta è possibile sperare un ritorno economico che l’ online per ora, in molti casi, continua a negare.

E’ in caso, fra le altre, di due riviste satiriche, una italiana e l’ altra francese, che in questi giorni sono ricorse alle rotative. Mamma! e Bakchich.

La prima (fresca di alloro alla 37/a edizione del Premio satira politica di Forte dei Marmi) spiega attraverso le parole del suo direttore, Carlo Gubitosa, di arrivare alla carta anche per ‘’trasformare questo sito di precari in una rivista solida e battagliera senza nemmeno un centesimo di capitale iniziale e contando solo sul talento di questo folle gruppo di satiri’’.


L’ edizione cartacea può essere una forte occasione di sostegno, attraverso dei  microabbonamenti.

‘’Per sostenerci – spiega Gubitosa – ti basta richiedere un microabbonamento ai prossimi tre numeri della rivista. Venti euro, tre numeri, 32 pagine a colori ciascuno, ottimi da usare per azioni sovversive lasciandoli sui banchi della tua parrocchia, sulla scrivania del tuo capufficio o in una sede locale di Confindustria. E se proprio non vuoi abbonarti, almeno spargi la voce: se ci leggi e’ giornalismo, se ci quereli e’ satira.’’

Oltralpe invece è Bakchich
ad aver imboccato la via della carta. Una scelta fatta – dice  esplicitamente l’ editore della testata, Nicolas Beau – per evitare di portare i libri contabili in Tribunale.

Il primo numero è uscito il 23 settembre in 100.000 copie al prezzo di 1,80 euro e la redazione spera di raggiungere le 25.000 copie settimanali. ‘’Se il progetto non funzionerà saremo costretti ad andare in Tribunale’’, ha precisato Beau, spiegando alla France Presse che negli ultimi mesi la pubblicità sul sito era fortemente calata. Il sito spende 50.000 euro al mese mentre i ricavi pubblicitari non raggiungono i 6.000 euro e gli abbonamenti (50 aziende e 2.000 internauti) raccolgono 14.000 euro.