Una sperimentazione ha permesso ai clienti di alcuni locali nipponici di leggere degli articoli di un giornale di attualità , di ‘navigare’ nel menu, di disporre di informazioni sui servizi di prossimità (negozi, linee di trasporto pubblico e relativi problemi di orario, allarmi meteo, ecc.) guardando anche sfilare qualche inserzione pubblicitaria fra una notizia e l’ altra
———-
Gli e-book, che stanno penetrando un po’ alla volta negli Stati Uniti e in Europa, sono al contrario ancora poco diffusi nell’ Impero dell’ elettronica, il Giappone, dove il portatile rimane ancora il supporto di lettura favorito. Questo terminale tuttofare però non potrebbe ancora rimpiazzare un vero quotidiano, sia per la dimensione dello schermo sia per altre lacune. I giapponesi attendono quindi un giornale elettronico che assomma i vantaggi della carta (impaginazione significativa, leggibilità, colori, leggerezza) e quelli del supporto interattivo, personalizzabile e attualizzabile in tempo reale.
Questo giornale ideale dovrebbe presto arrivare nelle edicole e nel febbraio scorso è già stato sperimentato in alcuni ristoranti…
L’ azienda di prodotti elettronici e servizi informatici Fujitsu, terzo operatore di telecomunicazioni giapponese, Softbank, il gruppo editoriale Mainichi e una catena di rstoranti per famiglie hanno sperimentato per una quindiicna di giorni l’ offerta sui tavoli, accanto agli "shoyu" e agli stuzzicadenti, di un giornale elettronico destinato a mettere appetito.
La sperimentazione ha permesso ai clienti dei ristoranti di leggere degli articoli di un giornale di attualità, di ‘navigare’ nel menu, di disporre di informazioni sui servizi di prossimità (negozi, linee di trasporto pubblico e relativi problemi di orario, allarmi meteo, ecc.) guardando anche sfilare qualche inserzione pubblicitaria fra una notizia e l’ altra.
Il terminale in questione (prototipo Flepia) ha come particolarità quella di essere a base di carta elettronica (e-paper) a colori. Come tutti gli apparecchi che usano questa tecnologia, consuma energia solo nel momento in cui si cambia immagine, cioè pochissima. I dati passano attraverso delle reti locali wireless e questo evita di dover mettere cavi e strumenti di ricarica su ogni tavolo.
(via Mediawatch)