L’evoluzione del giornalismo on line e la possibile morte del giornalismo tradizionale di carta sono due aspetti di un argomento che trova ovunque un’ampia diffusione. Si parla quotidianamente dei nuovi giornalismi, ma è diventato sempre più difficile capire veramente che cosa sia il giornalismo oggi e in che modo stia evolvendo. L’ibridazione infatti, qualità intrinseca dei fenomeni della Rete, non solo rende difficile una catalogazione rigida ed univoca delle realtà esistenti, ma ostacola anche la possibilità di produrre una letteratura teorico-interpretativa che sia chiara ed esaustiva.
Con l’aiuto di una vasta bibliografia, in continuo work in progress, e attraverso l’analisi e la comparazione di alcuni esempi pratici, con questo lavoro si è cercato in particolar modo di approfondire due questioni fondamentali:
1) Di cosa parliamo quando parliamo di giornalismo on line? In questo studio si è cercato di mettere a fuoco quali sono quelle realtà che possono essere considerate come forme di giornalismo on line; inoltre, di ognuna di queste, si è tentato di capire quali sono i limiti che le contraddistinguono le une dalle altre. Quindi, più nello specifico, sono state individuate:
-
– Le testate passate all’on line
– Le testate nate direttamente on line
– Il Citizen Journalism
– La Blogosfera
– I Siti aggregatori di notizie
– I Portali
Questi nuovi format stanno mettendo in discussione i presupposti del giornalismo come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Si è dunque considerata la possibilità che la trasformazione del giornalismo non risieda esclusivamente nella trasformazione dei suoi nuovi mezzi di trasmissione, ma che sia da prendere in considerazione una trasformazione ontologica, ossia del giornalismo nella sua capacità di essere strumento della democrazia.
2) A che punto sono i processi di integrazione tra il giornalismo on line e quello tradizionale cartaceo?
Inevitabilmente i conflitti e le integrazioni tra questi due mondi stanno contribuendo a modificare il sistema produttivo tradizionale. Diversi sono i modelli che vengono attuati da redazione a redazione e da nazione a nazione, ma in modo trasversale si assiste ad una crisi del settore giornalistico che non riguarda solo l’aspetto economico. È giusto rintracciare l’origine della crisi del giornale di carta esclusivamente nell’avvento di Internet? Assisteremo veramente alla fine del giornale stampato? Questa integrazione intermediale sta trasformando il ruolo del giornalista? Come stanno reagendo gli editori e quali sono i possibili futuri per la salvezza di entrambe i mondi?