Il processo dal-web-alla-carta registra un nuovo esperimento: da martedì comincerà ad uscire a Chicago e San Francisco The Printed blog, un quotidiano realizzato col meglio degli articoli dei blogger locali
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Mentre i vecchi media si affannano per recuperare il ritardo con il web e cercano di capire come monetizzare sull’ online i contenuti del cartaceo, immaginando addirittura una sorta di iTunes dell’ informazione, un’ altra pubblicazione ha imboccato un approccio completamente diverso: dal web alla stampa*.
E’ The Printed Blog, una startup californiana fondata e finanziata da un ex imprenditore nel settore del software, Joshua Karp, che sta per lanciare (martedì 27 gennaio usciranno i primi numeri) un quotidiano gratuito realizzato attraverso l’ aggregazione di post dei blog della sua zona di diffusione.
“Perché nessuno ha tentato finora di raccogliere dalla rete i contenuti migliori e metterli insieme offline?’’, si chiede su blog.wired.com Karp, convinto che i giornali cartacei siano ben lontani dall’ estinzione.
La speranza è che i contenuti iperlocali possano attirare gli inserzionisti del posto che possono in questo modo spendere meno per raggiungere il loro target di riferimento.
Martedì 27 i primi numero verranno distribuiti in alcune zone di Chicago e di San Francisco. Presto ci sarà anche un’ edizione di New York.
La cosa interessante è la confluenza di online e iperlocale, che potrebbe rappresentare uno dei possibili sbocchi a cui porterà la crisi attuale del quotidiano tradizionale.
L’ idea – rileva Gianluca Salvatori su Novailsole24ore – è di combinare il meglio che web e stampa rendono possibile. Il contenuto è generato dagli utenti e può riflettere gl interessi di micro-comunità. La tecnica di stampa, decentrata, consente di creare giornali di taglie diverse, fino ad arrivare all’edizione di quartiere. I costi di produzione, molto contenuti, rendono fattibili anche versioni per un pubblico di mille lettori o poco più.
Il modello di business dei giornali gratuiti, rivisitato alla luce del "citizen journalism" dei blog, sembra incontrare il favore degli inserzionisti – aggiunge Salvatori -, specie di quelli locali (disposti a pagare la pubblicità stampata più di quella on line). Ed anche molti blogger lo vedono di buon occhio, per la reciprocità di vantaggi oltre che per qualche entrata in più, consentita dal meccanismo di compartecipazione ai ricavi pubblicitari.
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*Lsdi ne ha già parlato: vedi Un nuovo magazine parte dal web e arriva nelle edicole e Vendredi, su carta il meglio del web