E’ il punto di partenza di uno studio che un gruppo di ricercatori dell’ Università Cattolica di Lovanio ha appena avviato – I nuovi mezzi di comunicazione sconvolgono il modello tradizionale di reddito del gioralismo visto che il ‘prezzo’’ dell’informazione è legato ormai strettamente al ‘’credito’’ che i lettori le portano
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Un gruppo di ricercatori dell’ Università cattolica di Lovanio ha avviato una ricerca per analizzare come la crescente presenza dei lettori nella produzione dei contenuti – attraverso le diverse forme che l’ interattività ha assunto e sta via assumendo – trasformi il modello economico tradizionale del giornalismo.
La ricerca – che si svolgerà su un arco di quattro anni – parte dalla considerazione che internet stia destabilizzando l’ organizzazione tradizionale della professione giornalistica: soprattutto a causa dell’ individualizzazione del consumo mediatico e di una apparente attenuazione delle frontiere fra redattori e internauti, i quali ormai distribuiscono essi stessi informazione sia attraverso vari siti che direttamente alle redazioni.
Verso un nuovo modello economico
"Il valore dell’ informazione dipende ormai dalla fiducia che le portano ilettori", spiega su L’ Atelier Benoît Grevisse, docente di Pratiche giornalistiche all’ Università Cattolica di Lovanio. Secondo Grevisse, la moltiplicazione dei mezzi di diffusione non impone obbligatoriamente la generalizzazione di una informazione gratuita e onnipresente sulla Rete. "I blog, i wiki, i forum e le reti sociali permettono alle persone che lo desideranodi partecipare alla diffusione e all’ analisi dell’ informazione" precisa. Una informazione che i navigatori sono pronti a pagare. Resta un problema, quello degli internauti che definiamo ‘’giornalisti-cittadini’’.
L’ informazione su Internet
Redattori regolari che non lavorano in maniera tradizionale nella stampa. Ma che offrono spesso un vero valore in aggiunta a quello dei giornalisti. Il ricercatore spiega che spesso una rimunerazione simbolica – come firmare l’ articolo – gli basta. Anche se, aggiunge, "i problemi attuali de giornalismo sono legati soprattutto al mantenimento della forma tradizionale di redditività nell’ adattamento a un modello multimedia".
Vedi anche: http://www.uclouvain.be/272491.html