‘’Dovremmo essere in grado di intervenire se necessario per preservare l’ informazione, che è vitale per la democrazia’’, ha detto Leibowitz, secondo cui comunque, dei cambiamenti nell’ industria dell’ editoria giornalistica verrebbero compresi meglio se fatti prima di cambiamenti politici. ‘’Io penso che il messaggio che bisogna lanciare sia di essere molto, molto cauti prima di fare qualsiasi cosa’’, ha rilevato.
I vertici dei media guardano con sospetto a interventi del governo nell’ industria. A questo stesso incontro organizzato la settimana scorsa dalla FTC, Rupert Murdoch ha respinto l’ ipotesi di aiutui governativi per la stampa , esprimendo preoccupazioni per la libertà di espressione, e ha riaffermato la sua decisione di far pagare i contenuti online.
I sostegni governativi per i giornali esistono in Francia, dove la stampa ha ricevuto nel 2008 1,2 miliardi di euro, pari a circa il 12 % del fatturato del settore, e dove è in discussione un progetto per distribuire gratuitamente alcuni quotidiani ai giovani. E anche in Svezia il governo sostiene l’ editoria quotidiana, anche se diversi critici ritengono che i sussidi possano soffocare la concorrenza.